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Isgrò vede il bicchiere mezzo vuoto: “Potevamo battere la Leonzio”

In casa Igea Virtus c’è ancora rammarico per ciò che poteva essere e non è stato, anche se il pari contro la Sicula Leonzio ha confermato ulteriormente come i giallorossi saranno protagonisti fino alla fine della lotta per la promozione.

L’esultanza dei giocatori dell’Igea Virtus

Un primo tempo importante coronato dal gol di Antonio Isgrò, che con una splendida acrobazia ha illuso lo speranzoso pubblico del D’Alcontres: “Nello spogliatoio ancora parliamo della partita di domenica scorsa – ha confessato l’esterno d’attacco a disposizione di mister Raffaele – siamo molto soddisfatti della nostra prestazione, perché abbiamo dimostrato ancora una volta di essere una squadra che ha tutte le credenziali per poter vincere il campionato. Non bisogna mai dimenticare che da inizio stagione abbiamo alcuni giocatori fuori per infortunio che farebbero comodo a qualsiasi squadra”.

L’undici dell’Igea Virtus che ha sfidato la Leonzio capolista al D’Alcontres

Ai barcellonesi è però mancato il colpo del ko: “Potevamo fare il 2-0 già nel primo tempo, la Sicula Leonzio aveva un po’ avvertito il contraccolpo psicologico, quindi il rammarico aumenta perché abbiamo avuto l’occasione per chiudere il match – ha commentato – poi ad inizio ripresa abbiamo subito il pareggio e li ci siamo un po’ sfaldati noi rischiando qualcosina. Però non abbiamo tirato i remi in barca accontentandoci del pari, anzi, con Cardia abbiamo avuto due ottime occasioni. Il campionato? Credo che sia noi che la Sicula Leonzio ce la giocheremo fino alla fine – ha dichiarato – mentre personalmente mi ha molto colpito il Troina anche se quando li abbiamo affrontati abbiamo vinto per 3-1”.

Isgrò, ancora una volta grande protagonista

Adesso ci sarà la terza partita interna nel giro di dieci giorni contro il Città di Rosolini, che nell’ultimo turno ha superato per 2-1 il Milazzo: “E’ una partita che temo molto – ha continuato Isgrò – per noi vincere è fondamentale, ma questi sono i match che mi fanno paura perché hai tutto da perdere. Certe volte è meglio affrontare gli scontri diretti perché sono partite che in settimana si preparano da sole, la cosa difficile per domenica sarà affrontare il Rosolini come se stessimo per giocare di nuovo contro la Sicula Leonzio”.

Un pensiero infine sulla sua ex squadra, quel Due Torri che continua a stupire in Serie D: “Non mi stupisce, ha un tecnico molto bravo come Venuto che conosco da anni, ma anche gente esperta e valida come Matinella – ha dichiarato – subiscono poco, giocano un calcio molto pratico e in queste categorie è importante pensare al risultato senza troppi fronzoli”.

Antonio Macauda

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