Calcio

Il rinnovato Messina non supera il muro del Roccella e alimenta i rimpianti

Cadono Palmese, Nocerina e Gela ma i peloritani non ne approfittano. Scuffia decisivo su Arcidiacono. L’Acr, che presentava ben cinque esordienti, paga anche il doppio impegno in quattro giorni e a tratti rischia il ko: decisivo Lourencon. Aumentano i rimpianti: peloritani terzultimi in un campionato quanto mai equilibrato.

Il pre-partita. Subito in campo il neo-acquisto Catalano, preferito a Cocimano. L’ex Roccella, che parte titolare contro la squadra dalla quale è stato prelevato, rappresenta l’unica novità rispetto alla vittoriosa trasferta di Nocera, che può rappresentare la svolta per una formazione stravolta sul mercato. Ben dieci le partenze, nove gli acquisti. L’ultimo della lista, l’ex Altamura Ferrante, si accomoda in panchina, dove si rivede anche Sarcone dopo un periodo di stop. In cinque (Lourencon, Zappalà, Janse, Tedesco e appunto Catalano) sono all’esordio casalingo.

In cinque all’esordio casalingo nel Messina (foto Nino La Macchia)

Esclusi dalla lista dei convocati Ibojo e Rabbeni, che sembrano destinati a lasciare la città dello Stretto. Biagioni non può ancora fare affidamento su altri tre volti nuovi: i colored Sambinha e Baldè e l’under Aldrovandi. Peloritani obbligati a vincere per dare seguito alla rincorsa alla zona permanenza e di conseguenza ai play-off: la classifica è molto corta e la truppa di Biagioni deve recuperare il match interno con il Castrovillari, in programma mercoledì prossimo. Il Roccella di mister Passiatore risponde con Scuffia, in difesa Zukic, Amelio, Cordova e Strumbo, tre uomini dotati di fisicità a centrocampo: Asselti, Diop e Ngom mentre il trio d’attacco poggia su Kargbo, Pizzutelli e Faella.

La cronaca. In avvio è molto mobile sull’out destro Arcidiacono che mostra un altro passo rispetto al suo marcatore ed in due occasioni ottiene un calcio d’angolo e mette una palla al centro non sfruttata da Biondi. Il Roccella si fa vedere con una conclusione finita a lato del palo destro di Lourencon scagliata da Pizzutelli. All’8’ ancora l’ex Leonzio Arcidiacono è ben servito da un cross di Catalano, l’attaccante si ritrova davanti a Scuffia ma l’arbitro Lovison di Padova lo ferma per posizione irregolare. Pericolo al 12’ originato da una ripartenza del Roccella, la palla è invitante a tagliare l’area da parte di Faella per Kargbo con Barbera che in stirata anticipa in calcio d’angolo Lourencon, proteso in uscita. Al 19’ altro traversone basso di Catalano che mette in difficoltà i centrali difensivi della squadra calabrese che si rifugiano in angolo.

Cocimano gestisce un possesso (foto Nino La Macchia)

Fase centrale del primo tempo prevalentemente giocata a centrocampo con una pioggia leggera ma incessante che allenta visibilmente il terreno di gioco del “Franco Scoglio”; al 28’ da calcio d’angolo è Genevier a trovare Zappalà che di testa impatta male la sfera che finisce alta sopra la traversa. Al 32’ iniziativa personale di Pizzutelli che da sinistra si accentra e calcia centrale con pallone bloccato da Lourencon. Sul ribaltamento di fronte il Messina si rivede col solito Arcidiacono, ben imbeccato dai compagni ma l’esterno calcia a lato da posizione defilata. Al 35’ la palla gol più importante capitata ai padroni di casa, cross dalla destra di Catalano, spina nel fianco della difesa del Roccella, il collega di reparto Tedesco in una selva di gambe non trova però la stoccata decisiva. Nel giro di 120 secondi altre due occasioni in sequenza per l’attacco peloritano capitano sui piedi di Arcidiacono: prima un tiro alto dopo un controllo difficoltoso e poi un uno contro uno con il portiere Scuffia ma l’arbitro ravvisa un contatto falloso sullo stesso. Dopo un minuto di recupero le due squadre vanno negli spogliatoi sul risultato di partenza.

Un intervento acrobatico di Arcidiacono (foto Nino La Macchia)

Stessi ventidue in campo nel secondo tempo. Ritmi più bassi, al 52’ uno svarione improvviso di Barbera che sbaglia la misura in un fraseggio, Diop piomba sulla sfera che salta il suo marcatore e da fuori area calcia con palla finita alta rispetto alla trasversale della porta difesa da Lourencon. Al 55’ risposta del Messina, Arcidiacono praticamente da fermo calcia con forza e la sfera sibila a pochi metri dal palo di Scuffia. Al 57’ miracolo di Lourencon che sceglie bene il tempo sul colored Kargbo lanciato da solo a rete, timide le proteste del Roccella per un intervento ai limiti ma l’estremo difensore brasiliano si conferma fulmineo come successo nel finale di gara a Nocera. Al 60’ il Messina si fa vedere in attacco, Catalano porta palla e calcia in modo sporco, il suo tiro si trasforma in un assist involontario per Tedesco che ribadisce verso la porta avversaria ma la palla è deviata. Dall’angolo seguente ancora Zappalà impegna severamente di testa Scuffia con una parata centrale. Entra Cocimano per irrobustire il centrocampo. Al 63’ occasionissima per Kargbo  lasciato fin troppo solo dalla difesa di casa, il suo tiro non è forte ma angolata e grazia di poco Lourencon. Al 65’ reazione dell’ACR: Arcidiacono è una scheggia per la difesa ospite, gioco di gambe che anticipa Scuffia ma l’attaccante è costretto a defilarsi, interviene Catalano che calcia di potenza ma sull’esterno della rete.

Genevier prova a evitare un avversario (foto Nino La Macchia)

Al 67’ clamorosa occasione per l’ACR, Genevier dalla bandierina trova nuovamente Zappalà che serve al centro Arcidiacono che in mezza rovesciata tira a botta sicura. Scuffia si salva miracolosamente con l’aiuto della traversa. Gara che s’accende, due minuti dopo bella iniziativa di Faella che salta l’uomo e tira a giro al limite dell’area ma la palla finisce alta. Al 70’ ancora in luce Catalano che punta l’uomo e sull’out di destra mette una palla tesa e bassa, Scuffia interviene di piede ed allontana. Altra emozione un minuto dopo, ottimo contropiede del Messina con Cocimano che lancia Arcidiacono che impegna severamente Scuffia ma l’arbitro rileva una posizione di fuorigioco. Nel finale il Messina colleziona altri due angoli ma non produce pericoli concreti sotto una pioggia battente ed un campo pesante. All’87’ espulsione diretta del calabrese Cordova per proteste a seguito di un intervento difensivo di Ba reo di aver toccato la sfera con la mano in area. Due minuti dopo dall’ennesimo angolo sia Ba che Cocimano non trovano l’impatto giusto con la sfera, pericolo sventato per la difesa reggina. Il Roccella nel primo minuto di recupero sfiora il gol, Tassone conduce il contropiede e serve Filippone che impegna Lourencon che respinge di pugno. Finisce senza reti una gara alla quale il Messina chiedeva un nuovo successo dopo l’impresa di Nocera.

Loris Traditi opera un lancio in profondità (foto Nino La Macchia)

Il tabellino. ACR Messina–Rocella 0-0 
Acr Messina: Lourencon, Biondi, Barbera, Traditi (Cocimano), Zappalà, Ba, Arcidiacono, Janse, Tedesco (77’ Bossa), Genevier, Catalano. A disp.: Meo, Carini, Cocimano, Ferrante, Bossa, Sarcone, Lundqvist, Ragone. All.: Biagioni.
Roccella: Scuffia, Cordova, Asselti (82’ Tassone), Amelio, Strumbo, Zukic, Diop, Pizzutelli (88′ Vuletic), Ngom (56’ Osei), Faella (82’ Filippone), Kargbo. A disp.: Commisso, Osei, Filippone, Vuletic, Braglia, Riitano, Tassone, De Luca, Scrivo. All.: Passiatore.
Note – Ammoniti: Kargbo (R), Bossa (M). Espulso: Cordova (R).
Arbitro: Lovison di Padova.
Assistenti: Codemo e Pandolfo di Castelfranco Veneto.

Daniele Straface

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Daniele Straface

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