I giocatori che hanno fatto la storia dell’A.C.R. Messina

CelesteLa Curva del "Celeste" festeggia la serie A nel celebre Messina-Como del 2003/2004

Niente come la storia del calcio è in grado di spiegare il modo in cui nello sport, così come nella vita quotidiana, gli alti e bassi siano parte del gioco. L’avvicendarsi di momenti fortunati e di fasi in cui, invece, le cose non vanno bene, crea una giostra ciclica che i tifosi di diverse generazioni possono sperimentare e, in qualche modo mettere a confronto. Lo sanno bene i supporter dell’A.C.R. Messina, che dalla fondazione a oggi hanno seguito le alterne fortune della propria squadra del cuore. La storia del club inizia nel dicembre del 1900, quando la squadra viene fondata con il nome di Messina Football Club dall’inglese Friedrich Becker e dai messinesi Alfredo Marangolo e Giulio Arena Ainis. A segnare la prima battuta d’arresto sarà il terribile terremoto che colpì la città siciliana nel 1908. La nuova società nasce nel 1919 e fonde l’U.S. Messinese – Umberto I con il Messina Sporting Club sotto l’etichetta di “Messina Football Club”. Infine nel 1947 dalla fusione tra A.C. Messina e U.S. Giostra nasce l’Associazione Calcio Riunite Messina, abbreviata in A.C.R. Messina. Tra gloriose stagioni in serie A, come quella del 1962-63 e retrocessioni in serie C, come avvenuto nel 1982, la squadra riesce sempre a risorgere dalle proprie ceneri. Lo fa anche dopo il fallimento del 1992-93 e torna in campo nel 1997 con il nome di Fc Messina: Inizia così la risalita che porta il club di nuovo in serie A. La gioia dura poco: la squadra infatti retrocede e nel luglio del 2008 viene ritirata la domanda di iscrizione alla serie B. Oggi l’A.C.R. Messina milita in serie C. Ma chi sono gli uomini che hanno fatto la storia del club in campo? Lo scopriamo in questo rapido excursus.

Scoglio e Schillaci

Franco Scoglio e Totò Schillaci

Totò Schillaci
Vero recordman del team messinese, Salvatore Schillaci, per tutti Totò, resterà nella storia della squadra anche per le sue 256 presenze tra il 1982 e il 1989. Ingaggiato nel 1982, Schillaci fu l’anima della promozione in B avvenuta nel campionato 1985-86, impresa a cui partecipò con ben 11 reti. Altra stagione da ricordare fu quella 1988-89 quando, sotto la guida di Zdenek Zeman, che sostituì Scoglio sulla panchina giallorossa, segnò 23 gol e diventò capocannoniere del campionato cadetto.

Marco Storari

Marco Storari

Marco Storari
Arrivato a Messina nel gennaio 2003, Storari è uno degli uomini che hanno portato la squadra alla promozione in Serie A nel trionfale campionato 2003 – 2004. Protagonista anche della stagione successiva, che vede il Messina scalare la classifica e raggiungere il settimo posto, stupendo anche i patiti delle scommesse sportive, il portiere si rivela prezioso, in particolare con i rigori parati tra gli altri a mostri sacri come Pirlo e Zola. Nel 2006 diventa capitano, poi a gennaio 2007 viene ingaggiato dal Milan per 1,2 milioni di euro e da lì inizia un percorso che lo porta ad approdare alla Juve.

Peppe Catalano

Il grande ex Peppe Catalano torna a Messina per la sfida con l’Akragas (foto Paolo Furrer)

Beppe Catalano
Con Catalano facciamo un tuffo indietro nel tempo e approdiamo agli anni Ottanta. Protagonista della scena dal 1984 al 1988, il giocatore, originario di Potenza, totalizza 142 presenze e ben 40 gol. Protagonista indiscusso del calcio messinese e giocatore prediletto di Franco Scoglio, è un campione dalla firma inconfondibile e con la palla è un mago. Angoli, punizioni e dribbling: Catalano va sempre a segno ed entra di diritto nell’albo d’oro della squadra.

Enrico Buonocore

Enrico Buonocore è tra i protagonisti più amati dai tifosi del Messina

Enrico Buonocore 
Campano di nascita, messinese d’adozione, Enrico Buonocore è un altro dei protagonisti delle stagioni magiche del Messina. Con lui, arrivato in città nel 2000, il team è passato nel giro di due anni dalla serie C2 alla B. Il tocco magico del suo piede resterà per sempre legato a quello storico 2 a 0 nel derby contro il Palermo (disputato nel campionato 2001/2002) e a quel sinistro che gli è valso il privilegio di essere paragonato a Maradona.

Alessandro Parisi

Alessandro Parisi e il Messina: le loro strade si incrociano ancora

Alessandro Parisi
Anche Alessandro Parisi ha vissuto la brillante stagione del 2003-2004, che ha visto il ritorno del Messina in serie A dopo 39 anni. Vive intensamente anche il campionato successivo disputando 27 partite e mettendo a segno sei reti, una stagione che gli vale la convocazione in Nazionale da parte di Marcello Lippi in occasione dell’amichevole Italia-Finlandia, disputata proprio a Messina il 17 novembre 2004. Parisi diventa con il compagno Carmine Coppola il primo giocatore della storia del calcio messinese ad aver giocato in maglia azzurra.

Acr Messina-Martina Franca

Le indicazioni di Arturo Di Napoli

Arturo Di Napoli
Re Artù ha collezionato numeri importanti con Salernitana e Venezia e vanta un passato nelle giovanili dell’Inter oltre che l’esperienza a Napoli. Con il Messina però ben 131 apparizioni, 46 gol (con il record di 13 marcature in serie A), un ruolo decisivo nella corsa promozione e anche il ritorno in serie D da giocatore e in C da allenatore. Un lungo amore, che ha attraversato tutte le categorie.

Il bello del calcio giocato ha a che fare con il modo in cui gioie e dolori si avvicendano ciclicamente: qualche volta si vince, qualche volta si perde. La stessa dinamica scandisce i ritmi delle varie stagioni e vede i club toccare l’apice per poi retrocedere e ricominciare la risalita. La storia dell’A.C.R. Messina da questo punto di vista è emblematica: dopo ogni caduta e ogni nuovo inizio il club è sempre riuscito a ripartire. Grazie agli atleti che hanno portato in alto i colori della squadra, da Schillaci a Catalano, da Storari a Buonocore, da Parisi a Di Napoli.

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