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I Fedelissimi compiono 50 anni. Caruso: “Indimenticabili San Siro e i derby”

I Fedelissimi Messina compiono cinquant’anni. Dal 1973 al 2023, praticamente sempre con Gianni Caruso alla presidenza. Lo storico fondatore del club giallorosso non nasconde la sua emozione: “È una giornata abbastanza importante per noi, in cui riaffiorano ricordi, tra i quali è complicato mettere ordine. Soltanto all’inizio, quando ero giovanissimo, per meno di un anno, non sono stato formalmente presidente. Un ruolo che toccò ad Alessandro Vinciguerra. Poi è iniziata questa lunghissima avventura”. 

Fedelissimi
I Fedelissimi nel 1983 sulla “Gazzetta del Sud” (foto archivio Minissale)

I tempi del Messina che smuoveva un’intera città oggi sono lontani ma indelebili nella memoria: “Da simpatizzante del Milan vincere a San Siro è stata una delle imprese più belle. Ma ci sono state sfide con Catania e Palermo che sono indimenticabili. Gli ultimi anni invece sono stati purtroppo i peggiori. La serie A è stata una parentesi bellissima ma se la società non è solida e florida economicamente la discesa spesso è ripida e non è semplice risalire. Questo infatti non è accaduto soltanto al Messina”.

I Fedelissimi hanno organizzato una serata di festa, nella quale saranno rappresentati tutti i club del tifo organizzato, da Gioventù Giallorossa ai Testi Fracidi, dai Nocs ad Uragano Cep e Semu pacci. Caruso tiene a ricordare anche chi da tempo non è più al suo fianco: “Con piacere e commozione cito due dei tifosi che mi sono stati più vicini, l’ex vice-presidente Sergio Versaci e Nino Coluccio, che un giorno lasciò con un braccio ingessato il servizio militare, pur senza permesso, per essere presente ad Agrigento, in una trasferta peraltro abbastanza tormentata, per gli incidenti fra le rispettive tifoserie… Erano comunque un’altra epoca e un altro calcio”. 

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