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Grassadonia: “Ko che fa male, l’1-0 un regalo. La rosa va rimpinguata”

Alla sfida con il Barletta chiedeva nuove certezze, dopo il 3-0 inflitto martedì al Savoia. Il tecnico del Messina, Gianluca Grassadonia, deve invece commentare un altro passo falso. “Affrontavamo una buona squadra che non ci faceva giocare e può vantare la migliore difesa del torneo. Non era dunque facile trovare spazi, ma abbiamo subito solo su un paio di ripartenze e cercavamo di fare la partita. Con quel muro davanti la gara si poteva sbloccare con un calcio d’angolo o un tiro da fuori come quello di Orlando. Nella ripresa siamo stati puniti su un’amnesia grave. Nulla da rimproverare ai miei ragazzi tranne il gol dell’1-0, un autentico regalo fatto al Barletta. I pugliesi hanno qualità importanti e non fanno minutaggio. Per questo non si può ritenere una nostra diretta concorrente per la salvezza. Nonostante questo la mia squadra è stata sempre in partita”.

Un deluso Grassadonia (foto Furrer)

L’analisi si sposta sulle prestazioni dei nuovi Ciciretti e Mancini. “Abbiamo il dovere di guardare avanti ed il bisogno di far crescere i giovani. Sapevamo che Ciciretti e Mancini avrebbero avuto problemi di tenuta, ma senza spazi diventa tutto più difficile. La sostituzione di Corona ? Abbiamo subito gol su un momento di stanca della gara, non è dipeso da quel cambio. Con l’uscita di Mancini ritengo che invece abbiamo perso imprevedibilità. Manuele ha fatto 60’ discreti, era un rischio gettarlo subito nella mischia, ma volevo testarlo e nel complesso abbiamo senza di lui è anche venuta meno una certa intensità”.

Grassadonia glissa però in chiave mercato, nonostante una panchina con tanti giovani e la mancanza di alternative in corso d’opera. “Preferirei non parlarne, anche perchè la società sa dove intervenire. Inoltre bisogna capire i tempi in un mercato non facile. Non siamo Salernitana, Benevento o Lecce. In questo momento, dunque, mi tengo stretti i miei giocatori, ma occorre ovviamente rimpinguare la rosa. Ciciretti e Mancini sono stati ingaggiare per alzare il tasso di qualità complessivo della squadra e ci aspetta da loro certe giocate in verticale. Dobbiamo tenere alta la testa, ma è una sconfitta che fa molto male. Il campionato è lungo e difficile”.

Alessandro Calleri

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