Il presidente del Camaro, Antonio D’Arrigo, ha stilato per noi un bilancio dell’estate neroverde: “Ripartiamo da un buon gruppo e dobbiamo mettere le pedine giuste al posto giusto. Con Davide Pettinato e Roberto Assenzio abbiamo centrato due acquisti importanti. Ora, dopo Ivan Mannino, stiamo lavorando sul mercato per trovare qualche altro tassello e fare bene quest’anno”.
Assenzio, fresco vincitore del torneo di D con la Sicula Leonzio, è il grande colpo di mercato: “Non credo lo abbia considerato come un passo indietro il ritorno in Eccellenza. Ha fatto una scelta di vita, voleva ritornare a casa e gli piaceva il progetto del Camaro. Lui è cresciuto qui calcisticamente e ha sposato la nostra idea”.
Almeno tre rivali possono già essere indicate come le annunciate protagoniste. “Il Sant’Agata ha operato un mercato strepitoso e sarà la squadra da battere, ma non possono essere sottovalutate altre come Biancavilla e Paternò. Ci aspetta un campionato veramente duro”.
Messina, intanto, ha riperso il professionismo. Anni travagliati nei quali è però ripartito il progetto Camaro: “Siamo ripartiti con tanta umiltà dalla Prima Categoria e adesso ci ritroviamo in Eccellenza. Vogliamo fare il nostro campionato senza false illusioni. La mancata iscrizione alla Lega Pro dell’ACR ha rappresentato una nota bruttissima anche per noi. Ci auguriamo possa esserci una soluzione perché possa tornare nei posti che competono alla città”.
La società messinese si è impegnata moltissimo sul fronte dell’impiantistica: “Con il lavoro e lo spirito di sacrificio si possono ottenere grandi risultati. Bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare, noi continueremo a farlo per il “Marullo”, con l’appoggio del Comune o meno”.
Dopo il salto di categoria, l’obiettivo è quello di consolidarsi gradualmente: “Cogliamo continuare a fare bene senza strafare, mantenendo i piedi ben saldi per terra. Non bisogna infatti fare il passo più lungo della gamba. Dobbiamo ragionare come una squadra professionistica nel dilettantismo”.
Ad Antonio Alacqua il compito di plasmare un gruppo composto da tanti riconfermati ed alcuni innesti di assoluto livello, dopo un avvicendamento in panchina che ha sorpreso molti addetti ai lavori: “A malincuore ci siamo separati. Furnari ci ha consentito di disputare un campionato strepitoso e avrebbe meritato la riconferma, ma volevamo qualche garanzia in più, con un tecnico che conoscesse la categoria”.
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