Non è pienamente soddisfatto Alberto Colombo dopo la vittoria per 1-0 del Pescara contro il Messina. Il tecnico biancazzurro, in sala stampa, ha sgridato i suoi per aver lasciato la partita aperta fino alla fine, senza chiuderla trovando il raddoppio. Bene i tre punti, meno la gestione del finale di gara: “Siamo riusciti a creare tre o quattro situazione limpidissime, il problema è che se non fai gol ci sta che l’avversario ci provi fino alla fine. Forse in alcuni frangenti ci specchiamo troppo. All’inizio del secondo tempo, quando avevamo il predominio territoriale, dovevamo andare a far male ma non l’abbiamo fatto con la giusta cattiveria e determinazione, pensando prima o poi di segnare il gol”.
Troppe le chances sprecate nel finale, quando Lewandowski ha conquistato di nuovo la copertina: “Negli ultimi 20′ abbiamo staccato completamente soprattutto nella zona centrale, subendo continui fraseggi e diversi tiri del Messina dal limite dell’area. Potevamo gestirla meglio. Si può soffrire, ma essendo più compatti e uniti, invece ci siamo sfilacciati. Come allenatore mi sento colpevole. Credo sia stato più l’aspetto mentale di prendere sottogamba la partita una volta andati in vantaggio che fisico”.
“Siamo una buonissima squadra – ha aggiunto Colombo – ma per diventare grande l’avversario va ucciso sportivamente parlando quando è il momento di fare gol, altrimenti si sta ancora studiando per diventare ancora qualcosa. Possiamo migliorare sotto tanti aspetti, cercando di non essere leziosi, ma più incisivi e cattivi”.
“Il gol di Vergani? Ci auguravamo una prestazione del genere. Ha del talento, deve smaltire la delusione di essere sceso dalla Serie A, ma se vuole ritornarci deve fare un certo tipo di percorso partendo da una piazza importante come Pescara e per ritagliarsi lo spazio deve conquistarselo con prestazioni come questa”.
I sei punti raccolti all’Adriatico contro Gelbison e Messina hanno proiettato gli abruzzesi al secondo posto, davanti al Crotone e all’inseguimento della capolista Catanzaro. “Non tutte le volte si riesce ad ottenere 6 punti in casa anche al cospetto di squadre che si trovano in fondo alla classifica. Averli fatti ci dà una dimensione di forza, però non occorre fare passare tutto sottotraccia quando si vince”.
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