Potenza potrebbe rappresentare la svolta della stagione del Messina. Ne è consapevole il difensore centrale Maks Celic, intervenuto ad “Antenna giallorossa” su Rtp, che ha commentato anche la svolta tattica voluta dal nuovo tecnico Eziolino Capuano: “Abbiamo giocato con il 3-5-2, un nuovo sistema di gioco, e undici giocatori dietro la palla. Il mister in settimana ha sottolineato quanto è importante che l’attaccante sia il primo difensore e ci metta aggressività”.
Il calciatore originario di Zagabria è rientrato dopo quattro gare di stop: “Sto meglio. Avevo problemi con i muscoli e il tendine. Sono stato in Croazia per punture e controlli. Sono felice di essere tornato in campo. Sono approdato a Messina per aiutare una squadra composta da tanti giovani. Ho esperienza internazionale e deve emergere”.
La classifica non intacca le convinzioni dell’ex Gorica: “Abbiamo visto che possiamo giocarcela con tutti, anche con il Bari. Ci è mancata un po’ di fortuna e carattere. Adesso con il nuovo mister e queste novità che servivano alla squadra possiamo fare grandi cose. Vedo un gruppo fortissimo, risaliremo sicuramente in classifica”.
In estate la firma è arrivata grazie al direttore sportivo Christian Argurio, che aveva lavorato in Croazia: “Mi ha chiamato, mi ha spiegato che è una grande società con tanta storia. Vedo del potenziale e mi piace l’Italia: per anni ho visto le partite del Milan e dell’Inter, amo lo stile di vita, ero contento di venire qui”.
La presenza dei connazionali Vukusic e Mikulic ne ha facilitato l’ambientamento: “Si dice che se vuoi fare grandi cose devi avere due o tre balcanici in squadra… I croati giocano con il cuore, abbiamo una buona scuola calcistica. Siamo venuti qui perché abbiamo esperienza e possiamo scrivere una bella storia. Anche nella A croata è cresciuta molto la qualità, i campi sono migliorati, mentre le società devono strutturarsi di più”.
In carriera anche tre gol e un assist tra il Varazdin e il Leopoli: “Spero di segnare e magari di firmare qualche assist. Mi piace portare avanti il pallone e propormi. Il mister mi aveva preannunciato che avrei giocato domenica. Ho giocato in una difesa a tre sia in Ucraina che in Croazia, in tutte e tre posizioni, dalla destra al centro alla sinistra”.
Dopo una serie di sconfitte che ha vanificato la buona partenza con Sullo, il successore ha lavorato anche sull’autostima: “Abbiamo fatto tanta tattica e parlato molto. Il tecnico ha insistito su mentalità e personalità. Dobbiamo fare vedere il nostro carattere, la cosa più importante. È pesante quando la squadra perde quattro partite. Se ne vinci un paio invece trovi energia e vincerai più facilmente in seguito”.
La risalita in classifica è stata propiziata anche da un legno, che ha evitato il possibile 3-2 del Potenza: “La traversa? Il mio cuore per tre secondi ha tremato, ma il calcio è anche questo. Ora siamo sicuramente più felici e con due vittorie si può agganciare la zona playoff”.
Una mano di aiuto è arrivata dai tifosi, tornati allo stadio dopo una lunga assenza: “Meraviglioso, è più semplice giocare per noi: Ti trasmettono forza. Se sono venuti da così lontano, devi lasciare il tuo cuore sul campo per loro, devi sempre dare tutto quello che hai, così non avrai rimpianti. Voglio chiamarli a raccolta per mercoledì con la Vibonese, ci serve il vostro aiuto”.
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