Caso Astana, decisione rinviata al 24 aprile. Nibali si dice sereno e lavora al Teide

AstanaLa formazione dell'Astana, che prelevò Nibali dalla Liquigas, in posa per la presentazione ufficiale del team
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Nibali in conferenza stampa

Quella del 2 aprile era una giornata importante per la Astana: si decideva la licenza Pro Tour, messa in discussione dall’Unione Ciclistica Internazionale dopo i due casi di doping dello scorso anno. Dopo quasi dieci ore di discussione non si è arrivati ad un verdetto, rinviando ogni decisione al 24 aprile.
La spada di damocle dell’esclusione dal Pro Tour insiste ancora sulla testa di Vincenzo Nibali, il quale, però, si dice sereno e questo tranquillizza la stragrande maggioranza dei suoi tifosi. Lo Squalo dello Stretto in questi giorni è in Spagna, al Teide. Nibali sta effettuando , assieme ai compagni di squadra, un mini raduno incentrato su lavori specifici di forza e resistenza. L’obiettivo del campione messinese è quello di arrivare in buone condizioni alla Liegi Bastogne Liegi del 26 aprile, due giorni dopo la decisione da parte dell’UCI; e se la licenza dovesse essere annullata la Astana non potrebbe partecipare alla Liegi, una delle Classiche Monumento a cui hanno diritto di partecipazione tutte le formazioni Pro Tour.

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Nibali intervista dai media

La tranquillità di Nibali, dunque, cozza con il paradosso di tutta questa vicenda. La soluzione definitiva sembra lontana, infatti, qualsiasi sarà la decisione della commissione giudicatrice, ad essa seguirà l’appello al TAS da parte di chi da questa vicenda ne uscirà sconfitto. Si rischia così di vedere Nibali correre il Tour de France subjudice. Il rischio è reale.

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Giornalista sportivo, iscritto all'Ordine dei Giornalisti di Sicilia. Grande appassionato di ciclismo, che segue da anni per la nostra testata