Calcio

Capuano: “Chapeau al Messina, ritorno impressionante. È la partita della vita”

A caccia dei playoff. Il Taranto ospita il Messina nell’ultimo turno della regular season con un obiettivo ben preciso: a salvezza già acquisita centrare un posto nella griglia per gli spareggi-promozione. In conferenza stampa Ezio Capuano non sta nella pelle: “Non sarà difficile giocare la partita, ma è stato difficilissimo arrivare a giocare una gara del genere. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che arrivassimo a giocarci un traguardo che a Taranto manca da 13 anni. Abbiamo concluso la regular season facendo un campionato meraviglioso, per me valgono i numeri, poi ognuno può pensarla come vuole o se c’è stata mediocrità delle altre squadre, ma se si raffrontano i numeri dell’anno scorso e quelli di quest’anno, il livello di questo campionato è stato del 27% superiore. La squadra si è salvata con due giornate d’anticipo e cerca di coronare un piccolo sogno da regalare a questa splendida società, ai tifosi, alla proprietà, a chi mi ha scelto e ha creduto sempre nel sottoscritto”. 

I calciatori del Taranto nel match di andata (foto Paolo Furrer)

Se il Taranto punta ai playoff il Messina cercherà la salvezza diretta. “Affrontiamo una squadra che non ha bisogno di presentazioni. Faccio i complimenti al Messina: chapeau all’allenatore e ai giocatori. Alla fine del girone d’andata era retrocesso per tutti e aveva 11 punti. Nel ritorno ha fatto un cammino impressionante, dunque bisogna dire bravi a coloro i quali hanno fatto questo miracolo sportivo. Verranno qui per un unico risultato e potrebbe pure non bastare, noi scenderemo in campo facendo la partita della vita per ritagliarci un piccolissimo spazio nella storia recente del Taranto. Stamattina sembrava il 22 settembre, data la concentrazione e l’abnegazione tipica di inizio campionato messa dai ragazzi in allenamento. Sarà una partita aperta a qualsiasi risultato, oltre che difficile per le motivazioni illimitate dell’avversario e il valore del Messina, noi cercheremo in tutti i modi di entrare nei playoff. Ci crediamo e speriamo domenica sera di scrivere qualcosa di importante per la storia recente del Taranto”.

Tommasini e compagni in azione contro il Monterosi (foto Walter Nobile)

I tifosi non hanno però raccolto il suo appello e la Curva Nord ha annunciato il proseguimento della diserzione casalinga. Allo “Iacovone” ci sarà comunque una buona cornice di pubblico. “L’appello l’ho fatto col cuore e ieri l’ho detto personalmente all’assessore allo sport, il quale mi ha assicurato ci sarà. Forse ha dato fastidio a qualcuno. Un allenatore, con grande educazione, ha semplicemente chiesto di dare un tributo alla squadra. Chi verrà lo farà per applaudire il campionato stratosferico dei ragazzi, a prescindere dal risultato, per spingerci alla vittoria e ad un traguardo importantissimo. Presumo che arriveremo oltre i 4.000 spettatori ed è un motivo d’orgoglio”.

Poi rinnova i complimenti al Messina, da ex dopo la parentesi della scorsa stagione: “Il Messina è una squadra fortissima, allenata in modo magistrale, se ripeti cose incredibili per il secondo anno di fila vuol dire che sei bravo. Hanno fatto 29 punti nel girone di ritorno, posso soltanto applaudirli. Noi pareggiando abbiamo il 20% di entrare nei playoff, loro se pareggiano ne avrebbero zero per salvarsi direttamente. Entreremo in campo per vincere, così come loro. In mente ho una strategia per conquistare i tre punti. È la partita più importante dell’anno e sicuramente la più importante del biennio tra i professionisti. Nella mente ho solo la vittoria, cercheremo da subito il gol, tenendo conto delle difficoltà legate all’avversario per l’organico del Messina”.

Eziolino Capuano si agita in panchina: per lui sfida da ex (foto Salvatore Izzo)

Per Capuano è già tempo di bilanci e di ipotesi in chiave futura: “L’allenatore va giudicato in base al materiale a disposizione e alle difficoltà. Io volevo Taranto e l’ho accettata senza guardare la classifica o il calendario, spero che non sia l’ultima conferenza qui, almeno per quest’anno, significherebbe fare i playoff. Mi sono preso una rivincita con me stesso, perché quell’esonero non lo meritavo e ha cambiato la mia carriera in negativo, all’epoca avevo 35 anni. Sono contento per questo campionato che va collocato tra i più belli in assoluto della mia carriera, superiore anche a quelli che ho vinto. Spero non finisca domani”.

Alessandro Calleri

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