La sua stagione è stata caratterizzata dai record, di presenze e di rendimento. Il centrocampista Rosario Bucolo, con 35 gare su 35 all’attivo tra stagione regolare e Supercoppa, è consapevole di avere mostrato grande abnegazione ed attaccamento ad una maglia per la quale aveva già dato tanto tra i Dilettanti: “Sono felicissimo. Credo che queste statistiche dimostrino che con impegno e serietà si può fare tutto. Non è facile giocare sempre, significa che anche fisicamente sono stato davvero bene”.
La settimana di avvicinamento alla finale di ritorno con il Bassano è coincisa anche con le celebrazioni per i 40 anni di Corona: “In questi giorni abbiamo festeggiato con Giorgio, ma gli vogliamo anche regolare la Supercoppa domenica. In Veneto abbiamo pagato due episodi negativi, dopo avere iniziato bene. Alla distanza invece ci siamo persi. Peccato anche per le tre palle gol sprecate”.
Per Bucolo la “remuntada” è alla portata: “Dobbiamo rifarci. L’impresa è possibile, possiamo farcela grazie all’aiuto del San Filippo, dove abbiamo già dimostrato di potere centrare qualsiasi risultato. Speriamo anche nell’aiuto dei tifosi: vorrei una bella spinta in più dagli spalti”.
Perfino la nota “rivalità” con Maiorano per novanta minuti potrà, almeno in parte, passare in secondo piano: “Un gol di Stefano? Se ne facciamo uno io ed uno lui è l’ideale però, perchè ho pur sempre un vantaggio da difendere (il compagno quest’anno è ancora a secco di reti, ndc)!”.
L’ex centrocampista del Milazzo ritiene infatti che in gara-1 abbiano pesato più i demeriti del Messina che i pregi dell’avversario: “Sinceramente il Bassano come squadra non mi ha impressionato. Hanno sfruttato i nostri errori ed all’inizio, quando noi facevamo la partita, loro si difendevano bassi. Il gol su punizione e poi l’errore di Lagomarsini hanno deciso la sfida. Ci abbiamo comunque messo del nostro, non eravamo il Messina di sempre”.
Inevitabile proiettare lo sguardo alla prossima, stimolante, C unica: “Sicuramente mister Grassadonia ha fatto una scelta importante, legandosi ancora al Messina. Noi non sapevamo ancora della sua permanenza, ma dopo l’annuncio della società sono stato contento per lui. È importante che si riparta con lo stesso tecnico: può fare benissimo, è un grande, ha le carte in regola per emergere. Per ciò che concerne il mio di futuro ho sentito la società ed adesso ci dobbiamo sedere per mettere nero su bianco. Avevo un contratto annuale, come la gran parte degli elementi in rosa”.
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