Calcio

Bollino: “Meno palle-gol ma contano i tre punti. Ora lavoreremo con il sorriso”

Il penalty trasformato contro il Roccella vale oro colato. Tre punti pesantissimi per l’Acr Messina, alla prima vittoria esterna del campionato, firmata dal centro di Mauro Bollino. Il numero 10 giallorosso, intervenuto ai microfoni di Radio Night, non vuole però troppi meriti:  “La partita l’ha decisa la squadra come ogni domenica, al di là di chi segna. Ho fatto gol io su rigore, frutto di un’azione nata da un giro palla che proviamo spesso durante gli allenamenti. Abbiamo raccolto i frutti del lavoro di tutta la settimana”.

Cascione e Crisci in azione a Roccella

Una sfida tenuta in bilico sino alla fine dalla squadra di Novelli, nonostante le tante occasioni create. “Il Roccella ha fatto la sua partita, – aggiunge l’attaccante – sono stati bravi a chiudersi dietro. Noi siamo rimasti tranquilli, abbiamo mosso la palla, siamo arrivati davanti un paio di volte ed è stato bravo il loro portiere Scuffia in due o tre occasioni. Alla fine la cosa importante è aver portato i tre punti a casa”.

Bollino, poi, si toglie qualche sassolino: “Noi ci chiudiamo dentro lo spogliatoio e le chiacchiere le lasciamo fare agli altri. Ci sono state partite nelle quali abbiamo creato dieci-quindici occasioni e la palla non è entrata, questa volta meno ma abbiamo fatto gol e siamo stati bravi a non subirlo. La vittoria ci dà morale, abbiamo fatto belle prestazioni ma mancava il risultato, ora affrontiamo un’altra settimana sapendo che domenica ci aspetta un’altra grande battaglia”.

L’undici titolare proposto dal Messina a Roccella (foto Paolo Furrer)

Dopo aver segnato su calcio di punizione contro la Gelbison, con annesso un curioso siparietto, questa volta è andato dagli undici metri senza troppi dubbi né particolari “giochi” con i compagni per decidere il rigorista. “Con Arcidiacono avevamo parlato sabato e mancando Foggia avevamo deciso che in caso di rigore lo avrei calciato io. Mi piace prendermi le responsabilità, in campo cerco di divertirmi, dando tutto ma lavorando sempre col sorriso. È stata una gara tosta, gagliarda. Ci mancava una punta come Ciro che potesse aiutarci a tenere palla, ma abbiamo lavorato bene con attacco alla profondità, scarico e uno-due, affrontando la partita come l’avevamo preparata”. 

Alessandro Calleri

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