Amata: “Pari duro da digerire, ma il Sant’Agata ha qualità e gioca bene”

CatalanoCatalano si gode i meritati applausi (foto Marta Ignazzitto)

Il Sant’Agata è stato costretto ad incassare il gol del Castrovillari, costato due punti che sembravano ormai già acquisiti. Il direttore generale Gianluca Amata comunque non fa drammi: Il successo sembrava ormai realtà ma il calcio impone di accettare anche verdetti del genere, che maturano al novantesimo minuto. Se non chiudi le partite poi una beffa può sempre arrivare. Catalano ha sfiorato il gol decisivo colpendo il palo, poi sugli sviluppi dell’azione Cicirello non è riuscito a correggere in rete. La zampata vincente ospite arriva su un capolavoro di Tripicchio, che ha effettuato un cross al bacio che è nelle sue corde. Il rammarico c’è perché dopo la sconfitta con il Santa Maria Cilento abbiamo ben giocato contro una formazione che ha avuto il merito di non uscire mai definitivamente dalla gara”. 

Sant'Agata

Il vice-sindaco di Sant’Agata Calogero Pedalà e il direttore generale Gianluca Amata (foto Marta Ignazzitto)

I biancazzurri restano a un punto dalla zona playoff e con un confortante +8 sui playout: Tre punti sarebbero stati importanti per dare slancio ad un avvio di stagione molto brillante. Il Sant’Agata comunque c’è e in campo si è vista una bella squadra. Bisogna sempre considerare che anche l’avversario scende in campo, faccio i complimenti al mister e alla squadra che hanno dimostrato grande voglia e sacrificio. Alcuni episodi sfavorevoli non ci hanno permesso di chiuderla. Conosciamo il valore dell’ex Tripicchio che spesso con noi ha dato saggio delle sue grandi qualità. Il Castrovillari come noi ha avuto il merito di segnare due gol, per cui non ha rubato nulla anche se la fortuna non ci ha arriso”. 

Domenica si ripartirà dallo stato di grazia di Catalano, che al di là dei due legni ha firmato due reti e ben cinque assist nelle ultime cinque giornate ma anche dalla delicata trasferta di Giarre, dove una papabile big cercherà di smuoversi da quota uno in classifica, dopo avere già collezionato ben sei ko: “Finché l’arbitro non fischia non puoi dire di aver vinto e l’ultima partita ne è la diretta dimostrazione. La squadra è viva, i risultati lo testimoniano e l’ambiente non infonde inutili pressioni. I pareggi nel calcio ci stanno, fanno parte del gioco. La società è contenta dell’impegno di tutti i singoli, serve maggiore attenzione nella distribuzione tra i reparti e nei momenti topici dell’incontro perché la qualità nella rosa non manca. Gli errori ci possono stare, anche condizionati dall’importanza della sfida”. 

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