Torrenova, Lavecchia: «Progetto sui giovani che va avanti ottimamente»

Lavecchia (Torrenova)

Giocare a basket è una passione che nasce fin da piccoli e la Cestistica Torrenovese è da 4 anni in prima fila nello sviluppo dell’attività giovanile del circondario. La Confezioni Corpina Torrenova, infatti, punta molto sui propri giovani conscia del fatto che “i giovani sono i campioni del futuro”. Ne abbiamo parlato con coach Luigi Lavecchia, responsabile del Settore Giovanile delle Aquile.

Coach, un progetto giovane che sta dando i primi frutti. Che obiettivi vi eravate prefissati?

«Quando abbiamo iniziato quest’avventura, nel lontano luglio 2013, volevamo far conoscere ai “piccoli” di Torrenova la passione per uno sport magnifico come la pallacanestro. Adesso vogliamo consolidare la base dei praticanti aumentando il numero di ragazzi di Torrenova che iniziano a giocare a questo splendido sport. Il primo anno avevamo 15 ragazzi di entrambi i sessi e di varie età che presero parte al primo Camp Estivo e 21 squadre che parteciparono al Torneo 3on3. Dopo 3 anni abbiamo raggiunto 130 atleti iscritti nelle varie categorie. Sono numeri che ci danno certezza che abbiamo intrapreso la strada giusta. Adesso abbiamo una scuola di MiniBasket, un settore giovanile e siamo secondi in classifica nel Campionato di Serie D».

Lavecchia (Torrenova)

Quando avete cominciato credevate che i frutti potessero arrivare in così poco tempo?

«Nessuna nostra squadra giovanile può ancora considerarsi competitiva oltre la fase provinciale. C’è molto da lavorare con chi c’è e molto da lavorare per allargare la base di praticanti. Sicuramente ci sono alcuni ragazzi che sono cresciuti rapidamente e ci danno già alcune soddisfazioni. Intravediamo, inoltre, dei veri e propri talenti fra i piccoli atleti del Minibasket che fra due-tre anni saranno leader nelle categorie giovanili. Un buon risultato per una società giovane ancora giovane come la nostra».

Siete quindi soddisfatti dei progressi fatti dai ragazzi?

«Mai accontentarsi dei risultati acquisiti per sei vuoi migliorare costantemente. Quel che dico ai miei ragazzi è “non siate soddisfatti alla fine di ogni allenamento se non avrete migliorato almeno un po’ uno dei vostri fondamentali”. Siamo indubbiamente contenti però nel vedere ragazzi che due-tre anni fa non conoscevamo la pallacanestro e che oggi sono in campo a tentare di giocarla. Alcune volte ci riescono anche bene e andiamo fieri di aver trasmesso una passione per questo sport a questi ragazzi».

Cosa c’è da migliorare e cosa invece va già bene?

«Tutto può essere migliorato! Avere più spazio per gli allenamenti, avere più risorse, umane ed economiche, per integrare l’allenamento in campo con il potenziamento in palestra e, magari, in piscina. Avere poi più Istruttori qualificati per diversificare ancor di più le fasce e fare più allenamento propedeutico e differenziato. Tutto ciò porta, sicuramente, a miglioramenti individuali e di squadra. Considerato quel che abbiamo a disposizione in termini di disponibilità della struttura e risorse, siamo sicuramente soddisfatti del lavoro svolto e dei risultati raggiunti.

Un altro aspetto importante che purtroppo per noi e per i ragazzi di Torrenova non trova spazio è la collaborazione con il mondo della scuola. Secondo me è un problema di mentalità, tutto italiano, oltre che di strutture. In 25 anni di attività mi è capitato una sola volta, grazie alla passione dell’insegnante, di entrare in una scuola media ed essere da supporto per la pratica della pallacanestro. Normalmente l’attività delle Associazioni è vissuta con diffidenza dal mondo della scuola e personalmente non ne capirò mai il vero motivo. Credo che sia però un mondo con il quale sarebbe opportuno entrare in “sintonia”. La recente dichiarazione della Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli “Lo sport è una componente fondamentale nella formazione e nella crescita di ciascun individuo” mi fa ben sperare per il futuro».

Vorresti dire qualcosa ai ragazzi che non giocano a basket ma vorrebbero cominciare?

«La pallacanestro è un bellissimo sport di Squadra. E’ divertente, rapido e non ti annoi sicuramente. E’ un elemento di positività nella crescita psico-fisica dei ragazzi che genera passione sana e vera oltre che euforia positiva che aiuta a sviluppare la capacità di confronto con gli altri. Ti offre momenti di gioia e condivisione anche al di fuori del parquet: venite ad imparare ed a divertirvi con noi della Cestistica!»

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