Torregrotta, l’allarme di Mancuso: “Ancora impreparati, ma la voglia di lottare non manca”

Carmelo Mancuso allenatore GiarreCarmelo Mancuso

Un inizio in salita, reso ancora più difficile da un calendario a dir poco proibitivo. Il ritorno del Torregrotta in Eccellenza non è stato dei migliori, con la squadra di Carmelo Mancuso sconfitta in casa dal Città di Sant’Agata. Un vero e proprio replay dell’appassionante testa a testa per il primo posto nello scorso campionato di Promozione, con i ragazzi di Pasquale Ferrara che hanno rispettato il pronostico, già perfettamente inseriti nella nuova categoria. I rossoblù hanno invece dato l’impressione di essere un cantiere aperto, un cantiere fatto di gioventù e volontà ma forse non ancora pronto per una categoria estremamente impegnativa come l’Eccellenza.

I sostenitori del Torregrotta, circa 200 in tutto, nella coreografia allo stadio "Tomaselli" di Caltanissetta

I sostenitori del Torregrotta, circa 200 in tutto, nella coreografia allo stadio “Tomaselli” di Caltanissetta

Per mister Mancuso e la società però si tratta di un rischio calcolato, i patti erano chiari già da questa estate anche se il Torregrotta non reciterà certo il ruolo della vittima sacrificale: “L’esordio non è stato positivo per tanti motivi – ha commentato Mancuso –  dato anche che abbiamo affrontato una squadra che ha un organico di valore e con innesti di categoria, noi siamo ancora in fase di costruzione, dobbiamo mettere qualche tassello perchè l’organico è stato ancora totalmente rinnovato. Allo stato attuale non siamo nelle condizioni per poter competere con la categoria, ma verranno quei rinforzi che ci aiuteranno. C’è comunque voglia di giocarsela“.

Già dalla gara di domani Mancuso potrà però contare su due innesti freschi di firma, ovvero il “figliol prodigo” Peppe Sciliberto, capitano nella scorsa stagione ed il terzino Giovanni Mondello, entrambi provenienti dal Rocca di Caprileone, insieme ad altri due cavalli di ritorno, corrispondenti ai nomi di Angelo Bonaffini Davide Mento.

Milazzo

Charlie Venuti, in questo scatto nella gara di andata di Coppa Italia al “Salmeri” di Milazzo, veste la fascia di capitano (ph Abbate)

Oltre ai limiti tecnici, il Torregrotta ha pagato l’eccessiva ingenuità della retrovia: “I gol subiti domenica sono il frutto di errori da parte nostra – ha continuato – ci sono tanti ragazzi che ancora non avevano mai giocato in Eccellenza, eccezion fatta per Venuti, Cordima, Cariolo o Sofia, in troppi disconoscevano questa categoria e quanto può essere pericolosa. In difesa, ad esempio, siamo ancora pochi, da pochi giorni è arrivato Cardaci che ci darà una mano, Di Bella è in ritardo di condizione, contiamo su molti under e alcuni di questi non sono pronti per essere gettati nella mischia. Anche il centrocampo è verde ed anche lì ci sarebbe da intervenire, ma dipende dalle possibilità economiche della società che con me è sempre stata molto chiara. Sapevamo che sarebbe stato difficile ma non faremo la vittima sacrificale“.

Adesso un altro impegno proibitivo, quello del “Tupparello” di Acireale: “Noi lotteremo fino alla fine, ci sarà da rimboccarsi le maniche perchè l’impegno è davvero proibitivo ma venderemo cara la pelle. Sarà un banco di prova per tutti anche per quei ragazzi che non avevano mai giocato questa categoria. L’Acireale è una grande squadra, è tra le favorite ma al contrario nostro da i 90 minuti di domenica – commenta – ha tutto da perdere“.

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