Sporting Taormina, Puglia: “Stagione positiva, grazie a società esemplare. Non mi vedo lontano da qui”

Mauro Puglia, centrocampista dello Sporting Taormina

Ultimi flash di una stagione in Eccellenza, come ogni anno ricca di emozioni per le tante formazioni messinesi. E sulle sponde del Mar Ionio c’è lo Sporting Taormina, vicinissimo alla salvezza dopo aver abbattuto il muro dei 40 punti in una stagione non semplice. Così la truppa biancazzurra staccherà il pass per il suo terzo anno consecutivo nella massima serie regionale, trascinata dallo storico gruppo di calciatori di cui fa parte anche Mauro Puglia. Classe 1991, centrocampista, ha realizzato tre gol su calcio di rigore, rendendosi decisivo in due partite su tre prima della rimonta subita dal Milazzo negli ultimi 90′ giocati. Ai nostri microfoni è proprio lui a fare il punto sulla stagione degli jonici.

Mauro, il traguardo è vicino. Che bilancio ti senti di fare?
Certamente positivo, perché il nostro obiettivo era quello di mantenere la categoria e lo abbiamo raggiunto in anticipo, superando le tante difficoltà che si sono create.

Lo Sporting Taormina, con 40 punti, potrebbe brindare alla salvezza già domenica prossima

Segni poco, ma quando lo fai sei spesso decisivo. Ti senti ormai fondamentale per questa squadra?
Non si ha la necessità di sentirsi fondamentale quando si ha la consapevolezza di giocare a calcio, facendo parte di un gruppo. Siamo tutti siamo fondamentali. Ti dirò, non abbiamo un rigorista e con l’Avola nessuno si sentiva di battere il rigore, così ho preso la palla io e l’ho messa dentro; la settimana successiva l’ha battuto Peppe Buda ed è andata bene anche in questo caso.
Cosa ti auguri per la prossima stagione?
A dire il vero non ho molte aspettative, voglio finire questa nel migliore dei modi e poi penseremo alla prossima.
Da taorminese lasceresti mai questa squadra ed il gruppo storico di cui fai parte?
No, non lascerei mai Taormina anche perché i miei impegni extra calcistici non me lo permettono. La forza di questa squadra sta proprio nel gruppo, perché ormai con i più vecchi si è instaurato un legame talmente forte da farci superare anche i momenti più brutti. Un particolare riconoscimento, ovviamente, va anche ad una società perfetta che non ci ha mai fatto mancare nulla.
Cosa cambieresti di te stesso?
Posso dire di essere orgoglioso di me stesso, mi ritengo un ragazzo introverso che parla poco ma al tempo stesso – all’interno di questo gruppo – mi sento importante. Sono riuscito a farmi apprezzare per il mio modo di essere, sincero e leale.
Di cosa vai orgoglioso?
Vado orgoglioso del percorso faticosamente tracciato e della mia “piccolissima” ma emozionante carriera. Ho conosciuto tanti ragazzi, con i quali si sono instaurati rapporti di amicizia importanti e poco importa se l’anno successivo li incontri da avversari, rimarrà per sempre una grande stima verso tutti.
La tua più bella stagione in carriera?

Fase di gioco Sporting Taormina

“Le stagioni più belle, sicuramente, sono quelle dove vinci qualcosa, quindi ti dico Acireale. Quando abbiamo vinto il campionato è stata una sensazione unica, non avevo mai visto tanta gente allo stadio e tanta passione da parte dei tifosi. Poi il campionato vinto in Promozione con il Taormina, perché vincere con la maglia della tua città è sempre qualcosa che ti resta dentro”.
Hai giocato anche ad Acireale, per l’appunto. Secondo te cosa ha avuto in più il Palazzolo quest’annno?
Lasciami fare i complimenti a questa squadra per il salto di categoria meritato. Secondo me, il Palazzolo ha avuto in più la capacità di giocare a mente serena; conosco la piazza di Acireale e le pressioni che ti mettono i tifosi – che per certi versi è una cosa positiva – si rivela in altri un boomerang perché non si riesce ad esprimere al meglio il proprio gioco, soprattutto in momenti particolarmente delicati.

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