Alla scoperta dell’OrSa Barcellona. Nuova esperienza per Varotta: “I playoff sono un punto di partenza”

Un'azione di gioco dell'OrSa Barcellona

Il movimento cestistico barcellonese manda in archivio un’estate molto tribolata che però si è conclusa nel migliore dei modi per la massima realtà della città del Longano, la Sigma Barcellona che è pronta a vivere con rinnovate ambizioni la sua quinta avventura consecutiva nella seconda serie nazionale. Alle spalle del sodalizio di riferimento cercano di farsi largo, trovando un maggiore consolidamento e seguito altre compagini che portano in alto il nome della città giallorossa nei campionati minori. Parliamo dell’Alias Barcellona e dell’OrSa che negli ultimi anni hanno dato lustro al movimento, facendo crescere ed invogliare nuovi giovani da svezzare nel mondo della palla a spicchi. Quest’anno dopo alcune stagioni si è assistito ad un profondo rimescolamento delle carte con l’Alias che per una precisa scelta tecnica non schiererà ai nastri di partenza del prossimo campionato di serie D una prima squadra che tanto bene ha fatto negli ultimi due anni, coincisi con una promozione ed una salvezza al piano superiore. La società continuerà solo con il lavoro sul settore giovanile in vista magari di una ripresa in un futuro prossimo dell’attività con i ragazzi più grandi. Prenderà il suo posto nel secondo campionato regionale l’OrSa di Renzo Crisafulli e del tecnico Antonio Varotta che in prima persona è stato artefice del cambio di casacca da una compagine all’altra.

Il logo della polisportiva OrSa Barcellona

Il logo della Polisportiva OrSa Barcellona

L’allenatore, come detto, al debutto sulla panchina barcellonese è pronto a dare tutto se stesso alla sua nuova squadra ma per la propria crescita professionale non può dimenticare l’ultimo triennio speso con l’Alias: “Ho iniziato ad allenare da tre anni, prima facendo l’assistente ad allenatori del calibro di Interdonato e del prof. Coppolino poi maturando l’idea di mettermi in proprio. Questa nuova esperienza mi affascina, cercherò di dare il massimo ai ragazzi impegnati sul parquet”.
Varotta comunque agirà in doppio tesseramento, continuando ad allenare i ragazzini in forza all’Alias ma non ha potuto dire di no alle proposte allettanti del patron Crisafulli che crede fortemente nel rilancio dell’Orsa. Il tecnico ci presenta le caratteristiche della sua nuova squadra.
“Sarà uno spogliatoio improntato sui giovani, loro sono il futuro della società e devono crescere giocando. Prendere parte alla serie D sarà una bella opportunità anche per i giocatori più grandi del roster che dovranno prendere per mano gli altri. La storia recente si è caratterizzata per il salto di categoria (l’anno scorso l’OrSa disputava la Promozione, ndc) mentre due anni fa si assistette alla finale tra cugini col successo della mia Alias”.
Nello specifico l’organico poggerà sulle individualità del pivot Simone Gugliotta che vanta trascorsi in campionati maggiori, l’altro lungo Benedetto Manasseri arriva dal Castanea, mentre dai cugini cittadini è giunto il trio composto da Valenti, Rucci e Pirri. Sono cinque gli under 19 che settimanalmente troveranno spazio e due di questi, Varotta e Pettineo, contemporaneamente lavorano in palestra con la Sigma di coach Perdichizzi. Tra i nuovi acquisti figura anche Pippo Biondo.
Le ambizioni non mancano all’OrSa in attesa di un torneo che s’annuncia competitivo ma sulla falsariga dello scorso anno. Coach Varotta analizza il girone.

Un'azione di gioco dell'OrSa Barcellona

Un’azione di gioco dell’OrSa Barcellona

“Ancora non sappiamo se la Federazione opterà per un girone unico o propenderà per una formula doppia per tutta l’Isola. Credo che la competitività sarà similare allo scorso anno con diverse compagini che punteranno al successo ma non assisteremo al monopolio di alcune squadre come successo lo scorso anno con Spadafora e Costa d’Orlando che avevano un potenziale maggiore rispetto alle concorrenti. Conosco, per averla affrontata direttamente, la neopromossa Aquila Torrenova che si è mossa bene sul mercato e punterà in alto; il Castanea, storicamente la nostra bestia nera, ha perso qualche elemento di troppo mentre il Cus Palermo è un cliente sempre ostico da affrontare. Le formazioni etnee invece devono definire i loro roster e non posso sbilanciarmi. In ogni modo noi puntiamo almeno ai playoff e poi ci giocheremo tutte le nostre carte. Non abbimao pressioni di sorta, penso che qualche volta anche la sconfitta può aiutare a farti crescere”.
Messaggio chiaro rivolto al suo gruppo che nella giornata odierna inizierà la preparazione atletica al campionato che vedrà il debutto in serie D di una nuova formazione che con serietà e programmazione punta a portare in alto il nome di Barcellona.

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