Orlandina, Freeman e l’amore per il basket. “Ritornare a giocare è stata la migliore medicina”

E’ risultato tra i giocatori più continui ed affidabili nel precampionato dell’Upea Orlandina. Non a caso la società del presidente Enzo Sindoni lo ha bloccato come primo tassello in ordine di tmepo della nuova squadra, quando ancora la serie A non era sicura ma soltanto un’eventualità. Sulle sue qualità la società di via Beppe Alfano non ha mai nutrito dubbi ed ha scommesso ad occhi chiusi ed il fatto che la guardia è stata firmata con un contratto biennale lo dimostra. A pochi giorni dall’esordio in serie A con Pistoia Austin Freeman si racconta a tutto tondo, non tralasciando neanche i periodi più difficili, coincisi con la scoperta di una malattia che fortunatamente non lo ha costretto ad interrompere la sua carriera sportiva.
“Ho trascorso quattro anni splendidi a Georgetown, il mio college, poi ho giocato in diversi paesi in giro per il mondo. Giocare a basket è quello che più mi piace fare nella mia vita. Non sono in NBA ma ho la possibilità di giocare in diversi paesi, una cosa che non tutte le persone possono permettersi di fare. Per queste ragioni credo di essere “benedetto”.
I momenti difficili sono alle spalle per il ragazzo del Maryland quando dopo aver segnato 29 punti in una partita i medici gli hanno diagnosticato il diabete.
“Tornavo dalla sfida universitaria contro Louisville, una gara difficile per me perché non mi sentivo bene. Sono stato male per tutto l’arco della sfida ma l’unica cosa che volevo fare era aiutare la squadra e il mio allenatore a vincere quell’incontro. Fino alla fine ho dato tutto quello che avevo per la vittoria”.
Il passo è stato breve, aver conosciuto il perché di quei continui malanni e disturbi per Freeman che comunque è tornato subito a giocare.

Freeman in azione nell'amichevole precampionato di Avellino

Freeman in azione nell’amichevole precampionato di Avellino

“Potevo continuare a giocare e questo mi sollevava insieme ai miei compagni, una famiglia per me. Ritornare subito in campo è stato bellissimo”.
Questa disavventura sembra aver reso più forte la nuova guardia titolare dell’Orlandina. Ecco il suo pensiero.
“Non saprei, di certo questo episodio mi ha fatto capire di guardare le cose in una prospettiva differente e valutarle giornalmente perché può capitarti di tutto senza una precisa ragione. Devi essere pronto al fatto che la tua vita può cambiare da un giorno all’altro. Mi emoziono anche io, mi piace il fatto di rimanere concentrato sulle gare che ci aspettano. Fare una bella giocata per la squadra mi rende felice ma la mia attenzione è sempre focalizzata sulla gara”.
La Sicilia e la città di Capo d’Orlando lo hanno già catturato ed adottato a nuovo beniamino, da domenica lascerà parlare il campo per prolungare questa luna di miele.

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