Orgoglio Sancaltadese, resiste il Gela. Precipita il Palazzolo, balzo delle “piccole”

Sancataldese

Stessa storia, stesso posto. Si tratti o no di fattore campo, la rivoluzione in classifica dura giusto il tempo di chiudere i borsoni e tornare verso casa.
Stesso posto, stessa Serie D: dal “Solaro” torna infatti il pole position l’Ercolanese, che mette giù per un tempo l’Acireale incassando nella ripresa il sesto successo. Due punti dietro resta il Troina, che va ancora forte e lascia in ultima posizione un Messina dai due volti. In vantaggio con Rosafio, rimontata da Souare e Silvestri e vicina al colpaccio dopo il pari a firma di Lia, la biancoscudata resta nel limbo, ultima rimasta formazione a non aver ancora vinto (QUI la cronaca).
Il “D’Alcontres” resta invece foderato di velluto e l’Igea Virtus passeggia anche sulle macerie della Cittanovese in direzione prima fila, regalandosi l’ennesima giornata di gloria.
Accelera la Sancataldese, che ha preso gusto a stare in copertina e fa leva sul “Mazzola” per agganciare la Nocerina. Caduta morbida, però, per imolossi, che all’atterraggio ritrovano il Palazzolo – crollato in casa contro il Roccella  e le redivive Palmese e Gela, sopravvissute una settimana da horror.
Avanza a piccoli passi il Gelbison, che strappa un punto nelle sabbie mobili occupate dalla Vibonese, ma balzano in avanti Ebolitana ed Isola Capo Rizzuto, che rompono il ghiaccio col pubblico amico mischiando le carte nella zona rossa, affogandoci dentro Portici e Paceco.

Ercolanese

L’Ercolanese batte l’Acireale ed è di nuovo prima da sola (foto Ercolanese 1924)

Ma all’ombra del Vesuvio è subito tornato il sereno. L’Ercolanese si fa appunto spazio in testa alla classifica superando per 2-1 l’Acireale, rischiando di bruciarsi per il ritorno di fiamma degli etnei. Al 33′ la sblocca Tedesco, che piega le mani di Provaroni dal lato corto dell’area, direttamente da punizione. Quando sta per scoccare l’intervallo arriva anche il raddoppio, con Rekik che con un gran mancino imprime sul pallone tutta la rabbia per le violente polemiche del post-Gelbison, insaccando il punto del 2-0. Al rientro in campo si rivedono comunque gli uomini di Infantino e l’ennesima zuccata di Testardi riapre la partita, al 77′. Due minuti appena ed il centravanti romano troverebbe anche il gol del pari, ma il direttore di gara annulla per fuorigioco e la capolista resiste, salendo a quota 19, col l’Acireale che rimbalza fuori dalla zona play-off.

L’Igea Virtus sale nuovamente al terzo posto (foto Rotella)

Il pari del “Franco Scoglio” lascia quindi sospeso il Troina, avvicinato da un’Igea Virtus che si riprende il terzo posto. In riva al Longano è (ancora) tutto facile per gli uomini di Peppe Raffaele, a cui basta un tempo per mandare al tappeto la Cittanovese. E per le prime due volte va a segno Simone Fioretti, che manda in archivio la pratica tra il 25′ ed il 37′, tra un colpo di testa in piena area ed un destro dalla lunga distanza che sorprende la difesa calabra, complice con una deviazione. Sono quarto e quinto gol per l’ex Vigor Lamezia, seguito a ruota da Luis Kacorri prima dell’invervallo e Santino Biondo nel finale, per il definitivo 4-0.

Brusco stop per la Nocerina di mister Massimo Morgia. Ha la meglio l’orgoglio della Sancataldese

Vola intanto la Sancataldese, che sorprende con la terza vittoria consecutiva. Stavolta è la Nocerina a cadere sotto i colpi dei nisseni, che impongono un brusco risveglio ai molossi e li agganciano a 14 punti. Bastano così 7′ agli uonini di Rosario Marcenò per aprire la strada verso il successo, col gol messo a segno da Tosto. Il vantaggio dei verdeamaranto regge ed al 55′ Ficarrotta dà un altro schiaffo ai rossoneri, sotto di due gol in un “Mazzola” già in visibilio. Non manca certo il moto d’orgoglio degli ospiti, che al 62′ riaprono il match con Russo pur senza far scomporre i siciliani, che difendono il 2-1 e fanno un ingresso trionfale in zona play-off.
Fa parecchio rumore, invece, il ruzzolone di un Palazzolo “dr. Jekyll e mr. Hyde”,  scaraventato fuori dalla zona play-off dal Roccella (0-1 il finale). La formazione di Giampà infatti lo “Scrofani Salustro” in pieno recupero con un calcio di rigore trasformato da Reka. E quando tutto lasciava presagire il nulla di fatto, in una gara del tutto opaca, gli jonici volano a -1 dalla soglia d’uscita degli slot play-out, lasciando gli iblei sesti con 13 punti.

Scongiurata la rinuncia alla gara da parte del Gela, annunciata dalla società in polemica con l’amministrazione comunale

Ed arretra vistosamente anche il Gela, che sfiora ugualmente il colpo grosso sul campo della Palmese. Scongiurata la seria possibilità di una mancata presentazione – una volta volati gli stracci tra Comune e proprietà – i nisseni giocano la gara in formazione piena, portandosi sul 2-1 a fine primo tempo. Dorato e Brugaletta fanno prendere il largo ai biancazzurri, con in mezzo la rete di Galeano. Poi ecco il pari di Asante al 67′, con tutto da rifare per gli isolani. Alma segna dunque il nuovo vantaggio biancazzurro, ma a 8′ dal termine De Lucia fissa il definitivo 3-3, per un pari che in fondo accontenta tutti. Se i gelesi salvano faccia e risultato, salendo a quota 12, i neroverdi respirano dopo la penalizzazione di 4 punti inflitta in settimana dal Tribunale Federale.

Gelbison

Altro risultato positivo per il Gelbison, dopo la vittoria sulla capolista Ercolanese

Nel frattempo continua a salire il Gelbison, che fa sudare un punto alla Vibonese. I campani passano infatti in vantaggio al “Razza” col gol di Passaro, al 18′, prima di farsi riacciuffare al 70′, coi calabresi che fanno 1-1 con Allegretti. La formazione di Campilongo resta così invischiata in zona play-out, trascinando a cinque gare l’astinenza da vittorie, in attesa dei recuperi contro Gela e Paceco.
In corsia di sorpasso c’è allora l’Ebolitana, che svolta con l’arrivo in panchina di mister Pepe e si aggiudica il derby salvezza contro il Portici. In casa i salernitani si scuotono e trovano il gol con Scalzone, che al 52′ trova il tap-in vincente per trascinare i suoi ad 8 punti, fuori dalla zona play-out e al di sopra di un Portici in crisi nera, al terzo ko di fila.

Si sblocca così anche l’Isola Capo Rizzuto, che contro il Paceco trova la vittoria lasciando alle spalle ben sei sconfitte, con in mezzo un solo pari. Mesiti salva la panchina, coi calabresi che in gol con Pellizzi nel primo tempo raddoppiano con Gondra nel secondo, su calcio di rigore, per il definitivo 2-0 che tira i siciliani giù al terzultimo posto e vale il sorpasso sul Messina, adesso ultima della classe.
Proprio i giallorossi affronteranno nel prossimo turno la Vibonese, in una gara che al “Franco Scoglio” sarà incredibilmente uno scontro per non sprofondare. Parecchi i testacoda ed i riflettori si spostano tutti su Troina: è derby d’alta quota, al “Proto” arriva l’Igea Virtus.


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Cronista sportivo da sempre, in MessinaSportiva da ancor prima.
Cresciuto sui campi di calcio, si dedica anche all'approfondimento ed alla pallacanestro