Tra il Messina e la salvezza c’è l’ultima curva. A Vibo per chiudere i conti

La gioia dei giocatori dopo la gara con il Cosenza (foto Vincenzo Nicita Mauro)

Adesso manca solo l’ultimo sforzo. Centrata la salvezza sul campo il Messina deve ora neutralizzare anche gli effetti della penalizzazione (fino a un possibile -4) per festeggiare la permanenza in Lega Pro. La gioia era esplosa incontenibile già al termine della sfida vinta per 2-1 con il Cosenza, frenata però dai successivi calcoli legati agli altri risultati. Sarebbe stata le domenica perfetta per il presidente Franco Proto, che ha celebrato il salto in Eccellenza dell’Atletico Catania, trascinato peraltro dall’ex giallorosso Giorgio Corona.

Anastasi tenta il tiro (foto Vincenzo Nicita Mauro)

Contemporaneamente al “Franco Scoglio” il settimo gol in campionato di Milinkovic, questa volta freddissimo a tu per tu con il portiere avversario, ha aperto la strada del successo contro i silani nell’ultimo impegno casalingo del torneo. Il raddoppio di Capua, pronto a rispondere presente dopo tanta panchina, ha quindi messo il sigillo ad una sfida mai in discussione, nemmeno in seguito al casuale centro ospite di Mendicino. Dopo il tracollo interno con il Melfi, alla vigilia di Pasqua, il Messina sembrava essersi complicato la vita, ritornando poi in carreggiata grazie alle successive due affermazioni consecutive. A quota 45 punti dopo 37 giornate i giallorossi si trovano ad una sola lunghezza dalla zona playoff, ma sono paradossalmente costretti a guardarsi alle spalle, nonostante il +7 sulla zona playout. Già, perché tenendo conto del possibile -4 a causa delle due penalizzazioni in arrivo, la squadra di Lucarelli è vicinissima al traguardo ma non può staccare la spina.

Andrea De Vito (foto Vincenzo Nicita Mauro)

Il Messina finirebbe ai playout soltanto in due casi. Il primo se perde a Vibo con tre o più gol di scarto (avendo vinto all’andata con i rossoneri per 3-0), se il Catanzaro non vince a Fondi e l’Akragas non vince a Monopoli. In questo caso il Monopoli sarebbe salvo, mentre Vibonese e Messina finirebbero appaiate al quintultimo posto a 41, seguite da Catanzaro 39 e Akragas a 38 o 39. Qui sarebbe la differenza reti generale sfavorevole a condannare la squadra di Lucarelli. L’altra eventualità, che si verificherà sempre nel caso di sconfitta con tre o più gol di scarto, è legata ad un arrivo di più squadre a 41 punti, ovvero Messina, Monopoli, Akragas e Vibonese, ma senza il Catanzaro, perché con le “aquile” i peloritani vantano due vittorie negli scontri diretti. Ai playout, insieme al Melfi, andrebbero Messina, Monopoli e lo stesso Catanzaro, mentre Akragas e Vibonese si salverebbero grazie alla classifica avulsa. In tutti gli altri casi Messina al sicuro senza dover ricorrere ai playout.

Gli abbracci collettivi (foto Vincenzo Nicita Mauro)

Al “Razza” di Vibo Valentia, insomma, Musacci e compagni sono chiamati a chiudere i conti ed a mettere il punto esclamativo ad una stagione vissuta intensamente, superando mille ostacoli, dentro e fuori dal campo. Domenica (si giocherà alle 17.30) l’ultima tappa. Un epilogo sofferto ma che forse, proprio per questo, potrà risultare ancora più bello.

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