Per il Messina è crisi vera. Pozzebon non può bastare, la difesa allarma

PozzebonPozzebon in azione in Catania-Messina del 2016 (foto Ciccio Saya)

La sconfitta di Catania rischia di far definitivamente precipitare la situazione. Il Messina è in crisi e deve raccogliere i cocci dopo aver rimediato quattro ko in cinque giornate. La tripletta dello scatenato Di Grazia ha fatto scattare l’allarme rosso, al termine dell’ennesima prova dalle mille contraddizioni. Non è bastato il guizzo del solito Pozzebon, ancora una volta l’ultimo ad arrendersi. Delittuoso non essere riusciti sin qui a capitalizzare al meglio le cinque reti siglate da un attaccante che ha dimostrato tutto il suo valore e meriterebbe di lottare per obiettivi più importanti. Pesa la rivoluzione estiva, con Marra che ha ereditato da Bertotto una squadra non sua e fatica a trovare la quadratura del cerchio.

Buonocore e Marra

Buonocore e Marra (foto Ciccio Saya)

Al “Massimino” è finita come al “Granillo” di Reggio, eppure nei due derby persi i giallorossi hanno lottato per gran parte dei 90′ ed avuto le loro occasioni, finendo per soccombere a causa di una serie incredibile di errori individuali che testimoniano le evidenti lacune in organico. La difesa è il vero tallone d’Achille del Messina. Tredici le reti subite, soltanto il Melfi con 18 risulta oggi più perforato. Contro il Catania la sensazione di rischiare ad ogni affondo dei rossoazzurri è stata palpabile, con Berardi che ha sventato un paio di pericoli, sopperendo agli svarioni dei compagni. L’auspicio è che il recupero di Palumbo e l’imminente rientro di Rea possano offrire qualche garanzia in più. In mezzo la coperta è corta. I partenti Giorgione e Baldassin non sono stati adeguatamente rimpiazzati, Musacci non riesce a prendere in mano la squadra, Mancini va a intermittenza complice il ritardo di condizione, Capua e Foresta appaiono troppo “leggeri”. In avanti il solo Pozzebon deve fare gli straordinari. Pochi gli spunti di Madonia – eurogol con la Virtus Francavilla a parte – e Ferri. E se il talentuoso Milinkovic, grande escluso al “Massimino”, non è irreprensibile nei comportamenti ecco che si spegne la luce.

Tifosi in curva

Tifosi del Messina in curva

Il silenzio stampa è terminato e la panchina di Marra resta salda almeno fino al match di domenica in trasferta con il Monopoli, mentre monta la protesta della tifoseria. La presa di posizione della Curva Sud, che ha ufficialmente “scaricato” la proprietà dell’ACR, è stata netta: urge un incontro con i vertici del club, ma non mancherà il sostegno per la squadra. La classifica, intanto, piange. I 7 punti conquistati in otto giornate (con lo spettro della penalizzazione) rappresentano addirittura un bottino inferiore rispetto alla disastrosa stagione 2014-15, quando la squadra di Grassadonia ne aveva raccolto uno in più, prima di sprofondare ed andare incontro ad un finale da incubo. Il successo per 3-1 all’esordio contro il Siracusa forse aveva illuso un po’ tutti nell’ottica di una tranquilla salvezza. La strada si fa in salita, una piazza stanca di soffrire attende ora dalla società un segnale forte.

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