L’addio struggente di Francesco Totti. Ha giocato in 104 stadi: due volte a Messina

Francesco Totti in azione a Messina - AFP PHOTO / ANTONIO TACCONE (Photo credit should read ANTONIO TACCONE/AFP/Getty Images)

Centoquattro stadi nei quali ha giocato in venticinque anni, sempre con la stessa maglia. Dal 28 marzo 1993, giorno del debutto a Brescia, al 28 maggio 2017 e la sfida con il Genoa dal sapore di Champions, altra data che resterà scolpita nella storia del calcio italiano. L’addio di Francesco Totti alla Roma è un momento epocale per tutti. Saluta l’ultima bandiera di un calcio romantico che non c’è più. Lo ha fatto in modo struggente, con l’Olimpico (stracolmo) ai suoi piedi a celebrare il Capitano, anzi l’ottavo Re di Roma, ascoltando la lettera che il numero 10 ha dedicato ai propri tifosi. Lacrime e commozione, per quel “maledetto tempo” che porta via tutto, dopo un quarto di secolo in cui, ad ogni latitudine, hanno ammirato le sue prodezze.

Il saluto di Francesco Totti (foto tratta dalla pagina facebook ufficiale)

Il “Pupone” giocò a Messina in due occasioni. Non c’era Totti quando la squadra di Mutti rifilò alla Roma un incredibile 4-3 nella prima apparizione in Serie A al San Filippo. Una sfida decisa dal meraviglioso “cucchiaio” di Zampagna, proprio il marchio di fabbrica del capitano giallorosso. Totti c’era invece eccome un anno dopo, il 6 novembre 2005. La Roma vinse 2-0, con il raddoppio firmato dal suo numero 10 che poi volò a casa per festeggiare poche ore dopo l’arrivo del figlio Cristian, il primogenito. In campo fulminò con una gran conclusione da fuori Storari, il portiere che ritrovò tante volte da avversario, spesso indigesto: su tutti quel Roma-Samp decisivo per lo scudetto del 2009/10, vinto dall’Inter di Mourinho.

La miglior stagione di sempre fu però per lui il 2006/07, chiusa con il successo per 4-3 all’Olimpico su un Messina già retrocesso, che all’andata era però riuscito a fermare sull’1-1 i capitolini. Due le reti di Totti il 27 maggio 2007, rispettivamente la venticinquesima e la ventiseiesima di quel torneo, che valsero al “Pupone” la Scarpa d’Oro. Era il campionato seguente al Mondiale vinto con la Nazionale azzurra in Germania, nel quale Totti fu protagonista (vedi il penalty trasformato contro l’Australia) nonostante il grave infortunio procuratosi qualche mese prima a causa dell’intervento dell’empolese Richard Vanigli, oggi fidato collaboratore di Cristiano Lucarelli.

Francesco Totti, contro il Genoa l’ultima partita con la Roma

Il 2006/07 fu anche l’ultimo campionato in A nella storia del Messina dopo aver per tre anni ammirato, sfidato e talvolta battuto campioni del suo calibro. Dieci anni più tardi ecco l’addio al calcio di Totti e l’ingresso di diritto nella leggenda. Il giorno più bello di una carriera vissuta da autentica bandiera? Neanche a dirlo il 17 giugno 2001, Roma-Parma 3-1, la partita dello scudetto. In contemporanea il Messina batteva il Catania per 1-0 nella finale playoff del 2001 e otteneva la promozione in B, una festa macchiata dagli incidenti che portarono alla morte di Tonino Currò. Una giornata a tinte giallorosse, con il Lecce che conservava la Serie A, superando 2-1 la Lazio. Una pagina in comune, tra le tante nell’album dei ricordi. Grazie Francesco, chi ama il calcio oggi è più triste.

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