La Gran Fondo Nibali fa discutere. Per gli organizzatori è stato un flop

L'arrivo al traguardo in pieno relax

Domenica 10 maggio si è disputata la prima edizione nella Gran Fondo Nibali. La manifestazione si è rilevata un flop, così come denunciano gli stessi organizzatori, lanciando loro stessi un hashtag significativo: “#messinamaipiù”.

Un sorridente Vincenzo Nibali

Un sorridente Vincenzo Nibali

Nella stessa pagina Facebook della manifestazione, alla fine della gara, veniva pubblicato un post di protesta verso l’Amministrazione Comunale ed i cittadini: “Appena la carovana arrivava nella jungla di Messina si trovava imbottigliata in un inferno di auto e scooter. Il servizio di protezione civile promesso per mesi dall’Amministrazione, fino a 24h dalla gara, si è immediatamente dissolto. Ma anche i Vigili Urbani sono stati molto pavidi nel fare osservare un’ordinanza prefettizia che prevedeva una temporanea chiusura delle strade al passaggio della testa della corsa”.

Il post si conclude con una dichiarazione che non lascia spazio alla possibilità di una seconda edizione: “I messinesi hanno dimostrato ancora una volta di non meritare un campione come Nibali. E’ stato fatto un tentativo. E andata com’è andata. Il pensiero comune di tutti i presenti, organizzatori, partecipanti e semplici appassionati si può racchiudere in un hashtag… #messinamaipiù”.

Vincenzo Nibali mentre autografa la prima pagina dedicata al Tour De France

Vincenzo Nibali mentre autografa la prima pagina dedicata al Tour De France

Parole forti, frasi che non avremmo voluto mai leggere. Critiche che periodicamente si ripetono ogni qualvolta lo “Squalo dello Stretto” arriva in città. Se è vero che due indizi fanno una prova, qualcosa non va nelle organizzazioni degli eventi organizzati per il recente vincitore del Tour de France. Il campione messinese, orgoglio del ciclismo italiano, non può permettersi di fare da semplice comprimario. Deve essere la star. Non conosciamo i pensieri e le opinioni di Nibali, ma immaginiamo che non siano positive. Anche lui, con il suo carisma, arriverà a pensare di non essere amato ed accettato da una città che lui stesso ha sempre menzionato in qualsiasi occasione. Le responsabilità non sono mai a senso unico: dunque, non soltanto l’Amministrazione, ma tutti devono recitare il mea culpa.

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Giornalista sportivo, iscritto all'Ordine dei Giornalisti di Sicilia. Grande appassionato di ciclismo, che segue da anni per la nostra testata