L’Igea pensa a Carmelo Mancuso per la panchina. Grillo: “Incontrerò il sindaco”

Igea VirtusL'Igea Virtus celebra una rete (foto Andrea D'Amico)

Filippo Grillo è l’uomo della provvidenza per il calcio barcellonese. L’Igea Virtus, dopo l’iscrizione formalizzata in extremis, di concerto con la proprietà uscente, guarda adesso all’allestimento della squadra e alla panchina, dove il nome forte sembra quello di Carmelo Mancuso.

Carmelo Mancuso

Il neopresidente, comunque, non dà certezze: “Abbiamo rilevato la società venerdì pomeriggio alle 17, tutto è rimasto fermo a quel momento ed è difficile dare certezze sotto il punto di vista tecnico. Per la panchina ci sono tre o quattro opzioni, Mancuso è una di queste ma non abbiamo definito assolutamente nulla. Dobbiamo renderci conto che abbiamo preso una società che 72 ore fa era praticamente scomparsa, questo per noi è incredibile se si pensa alla realtà di Barcellona, alla splendida e appassionata tifoseria che segue l’Igea. Ora dovremmo incontrare l’Amministrazione comunale per avere un quadro più completo della situazione”.

Grillo ha un’idea ben chiara su cosa chiedere al sindaco Roberto Materia: “Al Comune non chiederemo altro che metterci nelle condizioni di poter lavorare in tranquillità. Sarà fondamentale che ognuno faccia il proprio ruolo al massimo, mi riferisco alla gestione dello stadio “D’Alcontres”, so che qualcosa già si sta muovendo. Non conosco il sindaco, non so che persona sia, ma sono certo che l’incontro che si svolgerà nel massimo rispetto dei ruoli”.

Filippo Grillo

Sugli obiettivi stagionali Grillo spiega: “La cosa fondamentale è salvare la categoria. Noi siamo arrivati da pochissimi giorni, già si parla di ipotetici budget, peccato che nessuno si stesse impegnando per salvare un progetto tecnico eccellente, portato avanti in modo saggio e con competenza dalla famiglia Grasso. Sarà mio compito cercare di capire come mai queste forze imprenditoriali locali, che ci sono, non abbiano ritenuto opportuno investire per salvare l’Igea Virtus, dopo di che cercherò di creare un meccanismo inclusivo. Non faccio proclami, non parlo di budget, il mio obiettivo è quello di continuare quanto fatto in questi anni e rendere orgoglioso il pubblico barcellonese, che reputo tra i più appassionati d’Italia”.

Grillo svela, infine, i retroscena della trattativa: “Tutto è iniziato grazie ad alcuni amici in comune che ho con l’ex gruppo dirigente. Ribadisco come per me fosse assurdo che l’Igea dovesse ripartire ancora una volta da zero. Così ci siamo attivati per cercare di fare tutto nel più breve tempo possibile. Siamo contenti di aver salvato il calcio a Barcellona, gli amici mi chiamano per dirmi che sono stato un pazzo ad imbarcarmi in questa avventura. Ma come ho detto prima andava fatto perché l’Igea è un bene per tutta la comunità barcellonese”.  

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