Dellisanti: “Non eravamo partiti per questo obiettivo. Occhio ad Agropoli e Akragas”

Dellisanti, allenatore del Torrecuso

Nove vittorie, un pareggio ed una sola sconfitta. Il Torrecuso sta letteralmente dominando il girone I. Altro successo pesante quello ottenuto dalla capolista al “Vasi” contro il Due Torri, piegato da un gol del solito Galizia. Dopo un primo tempo di grande cinismo e solidità, nella ripresa i campani hanno però sofferto la reazione dei padroni di casa. Soddisfatto il tecnico Franco Dellisanti: “Nel primo tempo abbiamo giocato abbastanza bene, mentre nella ripresa abbiamo subìto la pressione del Due Torri, ma si è visto il carattere della mia squadra, compatta e con un grande spirito di sacrificio. Questo aspetto evidenzia i grandi valori morali del gruppo. Il rigore su Dalì ? Non giudico mai l’operato dell’arbitro, sta a lui interpretare certe situazioni. Sono episodi che succedono, secondo i miei giocatori il rigore non c’era”.

Francesco Dellisanti, allenatore del Torrecuso

Francesco Dellisanti, allenatore del Torrecuso

Galizia, autore di 10 gol in 11 giornate, è l’autentico trascinatore di un Torrecuso che può inoltre contare a centrocampo su pedine di spessore quali Aracri e Wade, bravi a reggere l’urto anche a Gliaca di Piraino. “Sono dei giocatori importanti dal punto di vista tecnico. Nel momento in cui gestiamo la palla e sviluppiamo la manovra in fase offensiva, cercando le punte in profondità, questi elementi fanno la differenza”.

A +6 sulla più diretta inseguitrice, il Torrecuso riceverà nel prossimo turno proprio la visita dell’Akragas, seconda forza del torneo. La squadra di Dellisanti può cominciare a sognare la promozione, ma il tecnico mantiene i piedi ben piantati per terra. “Non eravamo partiti per questi obiettivi e vogliamo crescere di domenica in domenica per cercare di migliorare nelle lacune che strada facendo si evidenziano. Vedremo poi dove possiamo arrivare. Le rivali ? Su tutte vedo Agropoli e Akragas che possono vantare degli organici importanti. Noi dovremo superare il gap a livello qualitativo con l’organizzazione di gioco, cercando essere costanti per tutto l’arco della partita”.

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