Da Pontedera allo 0-0 col Cosenza: una rivoluzione che non ha dato frutti

Pontedera-MessinaLa formazione del Messina a Pontedera

Lagomarsini, Silvestri, Altobello, Donnarumma, Benvenga, Nigro, Bucolo, V. Pepe, Esposito, Bonanno, Corona. Nella ripresa spazio a Migliore e Izzillo. Sette mesi dopo… Berardi, Altobello, Benvenga, Silvestri, E. Pepe, Nigro, Cane, Damonte, Corona, Ciciretti, Orlando. Nei secondi 45’ dentro Mancini, De Paula e Rullo. Dalla sconfitta per 3-1 rimediata all’esordio in Tim Cup a Pontedera al pareggio casalingo in campionato con il Cosenza. Cinque (Lagomarsini, Bucolo, Vincenzo Pepe, Esposito e Migliore) dei giocatori schierati in Toscana il 10 agosto non fanno più parte del Messina. Ben nove (Berardi, Cane, Damonte, Ciciretti, Orlando, Mancini, De Paula e Rullo più Enrico Pepe che al “Mannucci” rimase per 90’ in panchina), complessivamente, gli elementi diversi impiegati tra un match e l’altro. Quasi una squadra intera.

Il Messina opposto al Cosenza

Il Messina opposto al Cosenza

Risiedono anche qui le difficoltà dei giallorossi che arrancano in piena zona playout a sette turni dalla conclusione del torneo di Lega Pro. Se la rivoluzione attuata nel gennaio 2014 era stata la chiave di volta per compiere la prodigiosa scalata in classifica, terminata con il primo posto, dallo scorso mercato invernale (sei acquisti e nove cessioni) non c’è stato analogo impatto. Né l’aver iniziato il ritiro estivo con inverosimile ritardo ed una rosa incompleta ha evidentemente pagato. Segno che nel calcio è proprio quello il periodo nel quale dover gettare le basi per un buon campionato. Dopo il cambio di ds e di allenatore, c’è un altro volto nuovo. Il neo preparatore atletico Filippo Argano ha il compito di rimettere in sesto il gruppo in vista del rush finale, dopo i tanti infortuni che avevano costretto a lungo ai box pedine cardine quali Nigro e Mancini. In infermeria c’è ancora Iuliano, ma le alternative sono senza dubbio maggiori rispetto a qualche settimana fa.

Luca Orlando in azione (foto Maricchiolo)

Luca Orlando in azione (foto Maricchiolo)

Ad Aversa, per l’autentico spareggio del “Bisceglia”, sarà un ritorno da ex per Nello Di Costanzo e Luca Orlando. Il tecnico di Acerra ha guidato la squadra dal settembre 2013, subentrando a Fabiano, al marzo 2014, esonerato dopo il pareggio interno con il Tuttocuoio. I dodici gol dell’attaccante non bastarono invece ai granata per evitare la retrocessione in D, poi scongiurata in estate grazie al ripescaggio. L’indimenticato centrocampista del Football Club Messina di Aliotta, Sasà Marra, che all’andata impose il pari al “San Filippo”, avrà invece con sé Ettore Lagomarsini e Alessandro De Vena. Il portiere, ceduto a gennaio dopo che Iuliano era riuscito a sovvertire le gerarchie tra i pali, è stato tra i grandi protagonisti della scalata verso la Lega Pro unica. Per la prima volta si ritroverà di fronte da avversario i giallorossi e non potrà che vivere un’emozione del tutto particolare. Alla punta scuola Napoli, autore di 10 reti in questo campionato, sono indiscutibilmente legati tanti rimpianti. Inoltre sa già come far male al Messina e lo ha dimostrato con il gol dell’1-1 messo a segno proprio un girone fa, quando scelse di non esultare al “San Filippo” dopo aver spedito il pallone in rete. Sabato, però, Corona e compagni si augurano di non ricevere altre brutte sorprese, volendo dare un lieto fine ad una stagione davvero tribolata.

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