Costacurta: “Le seconde squadre per provare a colmare il gap con il resto d’Europa”

Alessandro CostacurtaAlessandro Costacurta

Con l’obiettivo di valorizzare i giovani calciatori selezionabili per le Nazionali giovanili e contribuire alla crescita complessiva del nostro movimento calcistico, la Federazione Italiana Giuoco Calcio ha ufficializzato l’introduzione delle Seconde squadre in Serie C dalla stagione 2018-2019, per poi andare pienamente a regime dalla stagione sportiva successiva.

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Dopo un’attenta analisi del contesto europeo di riferimento, dal quale si evince che nei principali campionati europei la maturazione di un calciatore avviene più velocemente grazie al suo utilizzo nelle Seconde squadre, anche l’Italia adotta un modello di sviluppo che prenderà il via attraverso l’integrazione di Seconde squadre dei club di Serie A in caso di eventuale vacanza di organico a 60 squadre in Lega Pro, si legge sul portale della Figc.

“È una riforma di cui il calcio italiano sentiva l’esigenza per allinearci e per provare a colmare il gap con gli altri movimenti calcistici europei – afferma il vice commissario FIGC Alessandro Costacurtaperché consentirà a tanti giovani calciatori di maturare e far crescere la qualità dei nostri campionati e delle Nazionali azzurre, a partire dall’Under 21”. 

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Direttore di MessinaSportiva.it, che ha fondato nel 2005. Ha lavorato nelle tv private messinesi TeleVip e Tremedia per 13 anni, nella carta stampata ("Il Dubbio" e il "Quotidiano di Calabria") e presso la Scuola di Giornalismo della Lumsa di Roma per 6 anni. Nel 2022 è maestro in una scuola primaria a Siena, dal 2023 assistente amministrativo in istituti secondari e licei a Piacenza