Città di Messina, Furnari guarda al futuro: “Vogliamo ripartire dallo zoccolo duro”

Città di MessinaLa soddisfazione di Damiano Lo Giudice e mister Furnari

L’ultimo atto della stagione si è consumato giovedì scorso in un locale della litoranea nord. Lì tutte le componenti del Città di Messina si sono ritrovate per festeggiare il risultato più bello ed inaspettato, quel ritorno in Serie D che ha rappresentato la chiusura ideale di quel cerchio aperto tre anni fa, dopo il doppio salto all’indietro verso la Promozione. Artefice dell’approdo dei giallorossi in quarta serie è stato Giuseppe Furnari, tecnico che mai come quest’anno ha saputo mostrare tutta la propria capacità di adattamento alla tipologia di giocatori che aveva a disposizione. Anche per lui si tratta di una doppia promozione, visto che appena dodici mesi fa aveva riportato il Camaro in Eccellenza, vincendo un campionato a suon di gol ed esprimendo un gioco frizzante ed incisivo.

Giuseppe Furnari

Giuseppe Furnari, grande condottiero del Città di Messina

Poi il divorzio e l’approdo alla società guidata da Maurizio Lo Re, qui Furnari ha creato una squadra impenetrabile dietro e capace di pungere come non mai negli ultimi sedici metri, con buona pace di chi vedeva Biancavilla e Sant’Agata destinate a fare un campionato a parte. Fino alla benedizione arrivata dallo stesso numero uno giallorosso che lo ha riconfermato a parole, adesso come ammette lo stesso Furnari occorre solo passare alle cose formali: “Ringrazio il presidente che mi ha manifestato tutta la sua stima per il lavoro svolto. Diciamo che la cosa è ancora ufficiosa ma non ufficiale, serve l’ultimo passaggio formale. So che la dirigenza è già al lavoro per programmare la prossima stagione, questo dà l’idea di come alle spalle ci sia una società sempre in movimento, che non ha intenzione di sedersi sugli allori delle vittorie raggiunte, ma ha sempre voglia di migliorarsi”.

Furnari, allenatore del Città di Messina

Successivamente si passerà alla valutazione dei singoli, ma sotto questo punto di vista Furnari sembra avere già le idee abbastanza chiare: “Il Città di Messina che affronterà il prossimo campionato di Serie D dovrà ripartire dal proprio zoccolo duro. C’è un nucleo di giocatori che quest’anno hanno fatto la differenza in Eccellenza, ma la possono fare anche in D. Saremo una neopromossa e come tale dobbiamo basarci su quei giocatori che ormai fanno parte integrante della rosa. Under? Sicuramente in D le cose cambieranno viste le regole, perché se prima in rosa potevano esserci cinque o sei under adesso ce ne saranno almeno otto. Questo porterà ad una riduzione degli over. Quello che non cambierà sarà il metodo di scelta, che sarà fatta sempre con la massima trasparenza e rispetto di determinati valori, perché nessuno si dovrà sentire sicuro del posto”.

La gioia del Città di Messina nella gara promozione (foto Vincenzo Nicita Mauro)

Si fa un gran parlare di una possibile collaborazione tra Acr Messina e Città, ipotesi che non scalda il cuore di Furnari: “So che c’è stato qualche contatto tra i due presidenti, addirittura c’è chi parla di fusione. Sinceramente io ritengo che in una società di calcio è giusto che alla fine decida una sola persona, questi esperimenti non li ho mai visti in modo favorevole. Però capisco che per una piazza come Messina sia paradossale avere due società in Serie D. Mi auguro che il problema possa risolversi con il ripescaggio dell’Acr in Serie C, realtà che già starebbe stretta a questa tifoseria e a tutto l’ambiente che meriterebbero almeno il palcoscenico della B”.

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