Cinque partite da onorare. Il Messina deve ripartire dalla reazione nel finale

Messina-CatanzaroI tifosi del Messina auspicano una svolta positiva che consolidi la società

Quello di domenica potrebbe essere soltanto un piccolo antipasto, perché il rischio di dover assistere a partite simili a quella con il Catanzaro è molto alto. Un rischio calcolato, che sotto un certo punto di vista i tifosi giallorossi corrono pure con piacere, perché arrivare a questo punto della stagione con la salvezza ormai acquisita non è una cosa da poco, soprattutto se si pensa al recente passato. Lello Di Napoli nel dopo gara, forse in modo un po’ ingeneroso, si è assunto la responsabilità di un passo indietro evidente rispetto a Catania o alla partita con il Melfi.

Messina-Catanzaro

Scardina prova a recuperare un possesso

La reazione del tecnico è senza dubbio comprensibile. Lui questa stagione la vuole terminare nel modo migliore, il più in alto possibile, cercando di tirare fuori il massimo da un gruppo che da settembre ad oggi va soltanto applaudito. Ma il tecnico giallorosso prima di tutto si gioca tanto del suo futuro sulla panchina peloritana, perché quella che poteva sembrare una soluzione momentanea dovuta alla squalifica di Arturo Di Napoli potrebbe diventare un’ipotesi anche per la prossima stagione. Apparentemente taciturno e mite, il tecnico peloritano si è guadagnato la stima del gruppo e della società e lui ha tanta voglia di scommettere su se stesso senza lasciare nulla al caso, giocando le partite che separano il Messina dalla fine del campionato, sempre e comunque con il piglio di chi ha ancora qualcosa da chiedere a questa stagione.

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La formazione del Messina

Ma si sa, il calcio è fatto anche di leggi non scritte e di motivazioni, quelle che naturalmente il Messina non può avere al pari di squadre che si giocano la salvezza o la promozione. E dire che l’inizio della gara con i calabresi era stato promettente: Tavares sembrava avere il piede caldo, ma dopo dieci minuti il primo tempo è scivolato via tra sbadigli e relax di una soleggiata domenica di primavera, mentre solo un Grandi in giornata di grazia ha fermato Scardina prima e Baccolo poi, facendo tornare le due squadre negli spogliatoi sullo 0-0.

E il Catanzaro? Nel primo tempo la squadra di Erra si è adattata al ritmo balneare della prima frazione per poi giocarsi il tutto per tutto nella ripresa, flirtando per dieci minuti con i tre punti, fino a quando Tavares non ha trovato la zampata vincente che ha raddrizzato le cose dopo il vantaggio di Olivera. Il gol del pareggio è arrivato forse nel miglior momento degli ospiti, quando il Messina non sembrava in grado di poter risollevare le sorti dell’incontro. La reazione però deve fare ben sperare, perché una squadra con la testa già sotto l’ombrellone e disinteressata al risultato non ci avrebbe neanche provato. Ora rimane solo da concludere questa stagione nel miglior modo possibile onorando ogni impegno, perché almeno per il momento la spiaggia può attendere.

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