Enzo Sindoni: “E’ la quinta impresa in serie A. Solo Capo d’Orlando e altri due club mai retrocessi”

Selfie sul parquet

La Betaland Capo d’Orlando ha conquistato per il secondo anno consecutivo la permanenza in massima serie, traguardo raggiunto con tre giornate d’anticipo. Obiettivo dal sapore di impresa considerate le difficoltà stagionali, coincise con i tanti infortuni occorsi al roster, l’esonero di Griccioli avvenuto a fine dicembre e l’ultimo posto in classifica all’inizio del girone d’andata. La sterzata con l’arrivo di Di Carlo, il potenziamento deciso sul mercato dalla società ed un ambiente che si è rinsaldato in un legame inscindibile con la propria gente. Al termine di una stagione emozionante questo il commento del numero uno paladino Enzo Sindoni da sempre al fianco della squadra ed artefice di una scalata con lui negli anni iniziata dalle minors.

Il patron Enzo Sindoni e il Ds Giuseppe

Il patron Enzo Sindoni e il Ds Giuseppe

“Parto da una doppia riflessione, oggi è scesa la Virtus Bologna e dispiace considerata la storia e la levatura economica e tecnica. Questo però aumenta i meriti del gruppo orlandino e del suo ambiente che gravita attorno con passione immutata. E’ la quinta impresa in serie A di Capo d’Orlando della sua storia perchè dopo la retrocessione di Bologna che non era mai retrocessa in A2 nella sua storia adesso il club di squadre a non essere mai retrocesse sul campo nella loro storia si assottiglia a tre, Cremona, Trento e Capo d’Orlando. E’ normale avere avuto momenti difficili in stagione come questa. Al via avevamo l’obiettivo del tredicesimo posto, salire di uno scalino rispetto all’anno scorso. Mai era retrocessa una squadra con 22 punti da quando il torneo è a 16 squadre”.

Altro successo rappresentato dai tanti giovani di belle speranze che rappresentano il serbatorio futuro del club che ha dimostrato di puntare con vigore sulle loro qualità tecniche.
“Non abbiamo dubbi su questo, va dato merito al Ds Sindoni che ha pescato giocatori di spessore e contrattualizzato con formule a lunga scadenza che ci fanno ben sperare in ottica futura. Noi crediamo in loro e i ragazzi in noi, sarà un binomio vincente, ci credo”.
Nessun dubbio di affidare a stagione in corso la coinduzione tecnica a Gennaro Di Carlo che con semplicità e dedizione si è fatto amare dai tifosi di Capo d’Orlando.
“Lui ha meriti tecnici indiscussi, se siamo salvi meirti vanno anche a coach Griccioli per l’operato. Di Carlo ha dato una scossa psicologica facendo in modo che tutti ritrovassero responsabilità individuale con un grande dialogo da grande uomo del Sud qual’è. Poi ha fatto le giuste scelte tecnciche tenendo insieme una squadra che lui ha preso in un momento delicatissimo. Ha perso malamente le prime due trasferte (Pistoia e Cantù, ndc) ma proprio in quei giorni ha costruito la strada per la salvezza e il principale artefice di questa salvezza non è un giocatore ma credo Di Carlo insieme a Giuseppe Sindoni”.

Betaland Capo d'Orlando

Attesa la decisione di Sandro Nicevic in chiave futura

Roster per metà trazione di grande esperienza con i senatori Ilievski-Nicevic-Basile a spiegare nozioni di basket ai compagni. Tutti aspettano le loro scelte per sapere se il futuro sarà ancora biancazzurro.
“Spetterà a loro decidere ciò che vogliono fare. Questa è casa loro, sono uomini veri, hanno grandi motivazioni e conoscono lo sport, trovando la voglia di allenarsi in un ambiente familiare come Capo. Ognuno di loro ha ancora tanto da dare tecnicamente, chi lo vorrà lo potrà fare da giocatore, chi non da giocatore sceglierà cosa fare in quella che ormai è casa sua”.

Infine il diamante luminoso rappresentato da Ryan Boatright, star assoluta, regalo di mercato del team di Capo d’Orlando che ha permesso con le sue giocate di svoltare la stagione paladina.
“E’ una stella che vedremo ad altissimi livelli nel giro di due stagioni. tenterà di entrare in Nba, è l’ultimo anno in cui lo potrà fare per come desidere lui. Non è un comprimario per natura ma è vero uomo squadra chge cerca l’assist, ogni tanto si intestardisce ma il talento glielo permette. Se non sarà in America lo rivedremo in Europa in un team di vertice da Eurolega. Ha dato a noi le sue qualità tecniche e la sua disponibilità umana, sottolineo la nostra qualità organizzativa con in testa il Ds Sinfoni nell’apettarlo e contrattualizzarlo dopo la chiusura della finestra della NBDL. Rivelo un particolare spesso passato inosservato e cioè che Boatright è uno dei giocatori che guadagna meno della squadra, oggi in campo era il sesto-settimo per ingaggio. Ha scelto noi perchè abbiamo toccato le corde giuste dicendogli che avrebbe avuto la possibilità di mettersi in mostra dandogli la squadra in mano. Sono felice di questo, abbiamo vinto entrambi, lo tiferò ovunque vada”.

Ryan Boatright, una stella a Capo d'Orlando

Ryan Boatright, una stella a Capo d’Orlando

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Cronista sportivo da sempre, in MessinaSportiva da ancor prima.
Cresciuto sui campi di calcio, si dedica anche all'approfondimento ed alla pallacanestro