Betaland, Di Carlo: “Lanciamo la volata alla Final Eight di Coppa. Grande sacrificio della squadra”

SikeliArchiviGennaro Di Carlo (foto Fazio)

Le voci dalla sala stampa del PalaSikeliArchivi con la gara Betaland-Trento commentata da Wojciechowski, Di Carlo e Buscaglia.

Di ritorno dalla Nazionale Kuba Wojciechowski firma la migliore prestazione stagionale e decide per la Betaland la sfida contro la sua autentica bestia nera Trento. In sala stampa il lungo polacco elogia i suoi compagni: “Potevamo avere tanti alibi come nuove presenze, impegni ravvicinati, viaggi e modifiche nel roster ma abbiamo lavorato all’unisono per vincere questa gara. Lo abbiamo fatto superando anche le difficoltà e pianificando il tutto negli allenamenti settimanali. Siamo un gruppo giovane e inesperto, ci serve tempo per conoscerci ma camminiamo a testa alta perchè sappiamo quali sono i nostri mezzi tecnici. La società crede in me, qui vivo un’ottima opportunità, posso fare un passo avanti individualmente per la mia carriera. E’ solo la prima gara di Maynor, lui sa muovere la palla, attaccare, ha punti nelle amni, lui ci aiuterà molto specialmente a noi lunghi che attacchiamo spesso il ferro avversario. Sono contento di averlo nella nostra squadra ma diamogli il tempo di integrarsi al meglio”.

Betaland

Kuba Wojciechowski, 29 punti per lui

Gennaro Di Carlo è emozionato e si fregia di una vittoria fortemente voluta: “Vittoria dedicata alla mamma di Giovanni Russo ed al nostro autista ufficiale che purtroppo ci hanno lasciato recentemente. Abbiamo fatto a tratti buone cose, sapevamo che sarebbe stata dura, Trento per la sua storia non muore mai. Siamo felici dei due punti, adesso con trento non c’è nessuna squadra mai battuta nell’attuale serie A da Capo d’Orlando. loro giocano da anni le coppe e sono i finalisiti in carica, abbiamo superato la nostra bestia nera. Maynor ha dato subito qualità alle giocate della nostra squadra, mi piace l’attaccamento avuto inb questa gara. Già al primo tiro di trento eravamo in due sul pallone vagante, questo fotografa la nostra voglia. martedì in Champions giocheremo una nuova battaglia con Ludwisburg, un successo riaprirebbe ongi discorso qualificazione. Lavoreremo sul pezzo, poi tra due-tre mesi tireremo le somme e vedremo a che livello saremo. Ikovlev identifica la nostra filosofia di gioco, credo che tutti i ragazzi si siano applicati, hanno limitato trento poi è chiaro che le qualità dell’avversario non le puoi annullare. La squadra è stata brava a capire dove colpire Trento, sottolineo i 19 assist di squadra e la ricerca del miglior tiro per il compagno libero sul parquet. Tutte qualità che dobbiamo produrre per sempre maggiori minuti nella stessa partita.
Atsur e Maynor hanno fatto vedere di che pasta sono fatti, sono complementari nei ruoli di 1 e di 2, ci hanno dato beneficio con la loro collaborazione e le letture di gioco perchè sono atleti intelligenti. Kulboka ha ben giocato da 4, era questa una novità tattica assoluta per noi che ha permesso di assorbire bene gli attacchi di Trento che invece ha pagato alcune nostre peculiarità. Siamo a quattro vittorie in regular season ed a cinque giornate dalla fine del girone d’andata lanciamo ufficialmente la volata per la final eight di Coppa Italia, lo dico al nostro pubblico che è la nostra arma in più per eccellenza. Siamo competitivi, vogliamo continuare a crescere e possiamo compiere questo ulteriore salto in avanti”.

Maurizio Buscaglia

Per la Dolomiti Trento Buscaglia sottolinea il passaggio a vuoto dei suoi ragazzi: “Abbiamo giocato a fasi alterne, siamo rimasti tranquilli nell’alternanza del punteggio. Volevamo girare la palla ma non eravamo compatti in campo. Abbiamo attaccato bene la zona ma nel terzo quarto abbiamo accusato un passaggio a vuoto, in difesa abbiamo provato a togliere il pick and roll a Maynor, ci è riuscito meno successivamente con Atsur. Le percentuali al tiro di Capo d’Orlando sono cresciute nel secondo tempo, ma adesso dobbiamo recuperare tutti gli effettivi e non perdere la calma. Faccio i complimenti ai miei avversari ed a Kuba Wojciechowski in particolare”.

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