Barcellona gioca contro il passato. Calvani: “Serie stimolante. In stagione due gare equilibrate con l’Upea”

L’attesa è elettrizzante, già volatilizzati i trecento biglietti messi a disposizione per il settore ospiti in vista di gara 1, ed accomuna due città intere della nostra provincia che sognano ad occhi aperti attraverso le proprie squadre in uno degli sport più belli e praticati al mondo. La Sigma Barcellona archivia il peggiore piazzamento finale delle ultime quattro stagioni nella seconda serie nazionale, settimo posto, ma è consapevole di essersela sempre giocata contro tutti, anche i più forti. E nei playoff non sempre chi parte coi favori del pronostico poi celebra la qualificazione al turno successivo. E’ questo il pensiero del tecnico Marco Calvani, l’ultimo arrivato in casa Sigma che in poco meno di quattro mesi si è fatto apprezzare da tutto l’ambiente per qualità tecniche e doti umane: “Si è detto, scritto, si pensa, si sente tutto quello che tutti quanti stanno vivendo in questo momento. In più la saggezza del presidente Bonina e di Sindoni per stemperare la tensione di un appuntamento importante. I due presidenti vogliono distendere gli animi con piccoli gesti come una telefonata o una fotografia alla vigilia di una serie molto importante senza perdere di vista il campanile. Per adesso parlano i fatti, l’Orlandina è seconda, ha vinte 21 volte in stagione e due volte con noi, cerchiamo di imparare da quello che hanno fatto loro.

Un primo piano di Marco Calvani (Sigma Barcellona)

Un primo piano di Marco Calvani (Sigma Barcellona)

Ad oggi Capo d’Orlando è stata migliore di  noi, andiamo lì con rispetto ed umiltà. La sfida di ritorno ha offerto sensazioni positive, ho rivisto pure la gara dell’andata, fu una partita eccellente con le giuste iniziative da ambo le parti. L’Orlandina è la squadra meno battuta in casa e Barcellona la squadra che ha vinto meno in trasferta, lo dicono i numeri. Voglio trasmettere la nostra competitività, ad oggi la squadra che ha dimostrato di essere la migliore è Trento e con loro ce la siamo giocati fino ad un minuto e mezzo dalla fine col tiro del sorpasso mancato per quattro volte. Anche con Capo d’Orlando ce la siamo giocati, giocando bene, ci sono poi tante cose che influiscono sul risultato finale, ma non c’è un disavanzo tecnico tra le due squadre. Ci saranno tanti tifosi sia nostri che loro, un elemento in più perché la squadra venga trascinata a dovere. Avremo Toppo e Pinton che non c’erano al ritorno, più di qualche giocatore è stato al di sotto dei suoi standard di forma, abbiamo la fortuna grazie alla competenza della società di avere aggiunto Ganeto, sono elementi preziosi. Le esperienze ti fanno maturare e anche Maresca si saprà gestire nei falli dopo l’ultimo periodo in cui ha giocato poco. Le motivazioni sposteranno l’equilibrio della contesa. Vincerà chi sbaglierà di meno. Nei playoff l’anno scorso a Roma si è concluso un lavoro mirato ed iniziato ad agosto, qui è una situazione diversa. La coesistenza tra Toppo e Fantoni è assolutamente possibile, bravo il mio assistente Ducarello che è un estremo stimolatore di riflessioni tecniche e siccome lo ascolto prendo spunto dai suoi consigli e posso dire che stiamo provando questo tipo di accoppiata che può tornarci utile”.

Il capitano Maresca in azione nel derby di ritorno

Il capitano Maresca in azione nel derby di ritorno

La squadra segue all’unisono le direttive del proprio tecnico e nel momento più importante di stagione cerca di recuperare al meglio i propri effettivi: “Troppi i problemi avuti in questa stagione dal punto di vista fisico, siamo in credito con la fortuna. Magari ci ritroviamo alcuni giocatori un po’ più freschi in organico, è un punto a nostro favore. Il capitano Maresca ad esempio nell’ultimo mese non ha toccato il parquet ma in piscina non si è risparmiato oltre ad essere sottoposto alle terapie del caso. Il mio sogno è di arrivare all’epilogo finale, più faccio bene più investo sul mio futuro sia a Barcellona sia dovunque vada. Sarei contento in primis per i tifosi giallorossi che meritano tanto, sarebbe il completamento di un percorso iniziato alcune stagioni fa. E’ la dura legge dello sport, festeggia solo uno e le altre vengono eliminate”.

Il pivot della Sigma Barcellona Tommaso Fantoni

Il pivot della Sigma Barcellona Tommaso Fantoni


In conferenza stampa anche il pivot Tommaso Fantoni, uno dei primi acquisti in ordine di tempo della nuova Barcellona e che per la sua esperienza rappresenta una pedina di inestimabile valore: “Vorrei ripetere la gara giocata a febbraio a livello di gioco espresso, chiaramente non come risultato, eravamo tutti arrabbiati per l’esito. Avevamo giocato una buona pallacanestro. Io credo che in queste partite non ci sia una Fantoni contro Nicevic, innanzitutto conta la squadra nella sua interezza, in questo dato momento storico. Sarà un duello elettrizzante, lui è un maestro, sono contento di giocare contro di lui. Ho capito che il fattore campo conta relativamente, l’uomo si abitua a tutto. Noi abbiamo già giocato a Capo d’Orlando, non ci interessa chi ci tiferà contro. Sarà per noi un palazzetto ovattato. Si giocherà a scacchi, chi sarà più bravo e preparato alla fine festeggerà. Io credo che ognuno viva la vigilia in maniera da non sentire la pressione della piazza. Credo che ognuno abbia le proprie zone di tranquillità dove stare senza sentire troppo tifosi in giro, discorsi vari e leggere qualsiasi cosa su internet. Quindi che ognuno la viva in maniera più opportuna. La cosa fondamentale è saper resettare tutto dopo ogni partita che sia vittoria o sconfitta. So che non è facile, non lo è per nessuno, figuriamoci per uno sportivo. Ritengo opportuno che dopo ogni partita ognuno di noi debba annullare quello che è passato perché davanti c’è una partita più importante. Pensare a cosa far meglio, prendendo atto delle cose negative e facendone tesoro”.      

Questo il video della conferenza stampa pre partita dell’allenatore della Sigma Barcellona e del pivot Tommaso Fantoni:

Autori

+ posts