Anastasi firma l’impresa salvezza del Messina a Lecce. Tre punti d’oro per l’ACR

AnastasiAnastasi porta in vantaggio il Messina a Lecce a metà ripresa

L’attaccante ex Catania, al rientro dopo l’infortunio, firma una vittoria pesantissima sul campo della vice-capolista, che si era imposta in otto delle ultime nove uscite casalinghe. Determinanti le maggiori motivazioni degli ospiti, anche se sullo 0-0 era stato Marconi a centrare un clamoroso palo. Match caratterizzato da poche emozioni, successo chiave in virtù delle concomitanti affermazioni di Reggina e Vibonese.

Lucarelli

Prima del calcio d’inizio, il tecnico del Messina Lucarelli riceve dal presidente del Lecce una maglia celebrativa

Il pre-partita. Il Messina è chiamato a far punti per evitare i playout sul campo di un Lecce reduce da sette vittorie consecutive in casa ma anche dall’ennesimo assalto fallito alla promozione diretta in serie B. La tifoseria è in subbuglio: di certo non il miglior modo per preparare i play-off, che per i salentini inizieranno il prossimo 21 maggio. Padalino deve fare a meno dell’infortunato Giosa e degli squalificati Cosenza e Fiordilino. Difesa totalmente reinventata, con Lepore arretrato per la prima volta dal primo minuto quest’anno e Ciancio centrale. In mediana rientra Arrigoni. A sorpresa solo panchina per l’ex Caturano, mentre è in campo un’altra vecchia conoscenza dei sostenitori siciliani: il talentuoso portoghese Costa Ferreira. Lucarelli invece rispolvera il tridente, rilanciando subito tra i titolari i rientranti Anastasi, Rea e De Vito. Stagione già finita per Palumbo, indisponibile anche Plasmati. Sono rimasti a Messina Akrapovic e Saitta.

Musacci

Musacci in fase di copertura su Torromino (foto SalentoSport)

La cronaca. Prima del calcio d’inizio, passerella per il tecnico del Messina e i suoi assistenti Conticchio e Vanigli, premiati con una maglia ricordo in virtù dei grandi trascorsi a Lecce. Applaude a scena aperta il “Via del Mare”, che quest’anno viaggia a 12mila spettatori di media sugli spalti, visibilmente commossi i componenti dello staff peloritani. Tradizionale divisa giallorossa per i locali, tenuta biancoscudata per gli ospiti. In avvio sono i padroni di casa a fare la partita, anche se di pericoli veri e propri per Berardi non se ne registrano. Dopo una sortita offensiva degli ospiti è affidata a Grifoni, che però sulla destra non riesce a operare un traversone. Al 18’ punizione sulla trequarti affidata a Da Silva, che si infrange sulla barriera. Due minuti dopo arriva il primo provvedimento disciplinare, per Maccarrone, punito per un duro intervento su Marconi. In precedenza aveva rischiato Rea. Al 21’ ci prova Milinkovic dal limite dell’area, il pallone non inquadra lo specchio e il franco-serbo invoca invano un fallo per l’opposizione di un avversario.

Lecce

I capitani, con le maglie invertite, prima del calcio d’inizio (foto SalentoSport)

La prima mezzora ha offerto davvero pochi spunti. Si segnalano le continue contestazioni all’indirizzo di Padalino. Il primo tiro nello specchio, peraltro debole, è di Da Silva al 35’: Perucchini può controllare agevolmente a terra. Decisamente più insidioso il brasiliano al 38’, al termine di un bel contropiede condotto da Milinkovic, che non è però riuscito a servire a centro area Anastasi. Confortante la crescita dei peloritani, mentre sul fronte opposto è Torromino a mancare la porta dal limite. Al 40’ Ciccone ci prova addirittura da metà campo, con Perucchini che arretra per riprendere posizione e blocca la sfera. Il match si accende e Berardi deve compiere il primo intervento sull’insidiosa conclusione di Costa Ferreira dal limite dell’area. Il portiere romano deve ripetersi al 45’ sulla velenosa punizione di Lepore, rifugiandosi in angolo; sugli sviluppi Ciancio conclude di poco a lato. Squadre al riposo sullo 0-0.

Milinkovic

Milinkovic in azione al “Via del Mare” di Lecce

In avvio di ripresa il diagonale di Costa Ferreira, che conquista un corner. Al 6’ Milinkovic mette il pallone in mezzo ma i compagni non lo agganciano. Un minuto dopo clamorosa chance per i locali, con Marconi – colpevolmente libero in mezzo all’area – che centra il palo da buona posizione. Il Messina può tirare un sospiro di sollievo e farsi vedere sul fronte opposto, con il debole tentativo di Ciccone. L’ex Cremonese al 14’ lascia il posto a Foresta, mentre l’ex Caturano – autore di una doppietta all’andata – rileva Pacilli. Al 17’ ci prova Arrigoni ma la mira è assolutamente imprecisa. Due minuti dopo è invece provvidenziale l’anticipo su Anastasi, cercato in mezzo da Musacci. Sono le prove generali del vantaggio, che matura al 21’, dopo l’appoggio da sinistra di Milinkovic per Sanverino: sul suo tiro-cross Anastasi in spaccata si avventa sulla sfera, anticipando Perucchini, e insacca con l’aiuto della traversa. Festa grande per la panchina ospite, per un risultato di capitale importanza in ottica salvezza, anche in virtù dei contemporanei successi di Reggina e Vibonese.

Anche Conticchio è stato omaggiato dalla sua ex squadra (foto SalentoSport)

Sonora contestazione dagli spalti all’indirizzo dei salentini, che potrebbero pareggiare subito con Agostinone, sul quale si salva ancora Berardi. Lucarelli cerca di preservare il fondamentale vantaggio e schiera quindi Bruno al posto di Sanseverino dal 26′. Tra i locali invece Vitofrancesco e Maimone rilevano Drudi e Costa Ferreira. Milinkovic, in condizioni non ottimali, lascia infine il campo a Capua. Match che regala pochi spunti, ma caratterizzato dal nervosismo, come dimostrano le ammonizioni rimediate da Anastasi e Rea. Nei cinque minuti di recupero anche il portiere Perucchini prova a dar manforte ai compagni nell’area del Messina, che però resista e trova la terza affermazione esterna della stagione. Il Lecce aveva vinto otto delle ultime nove gare casalinghe e al “Via del Mare” era stato battuto soltanto dal Matera, il 4 dicembre scorso. Hanno avuto la meglio le maggiori motivazioni dei siciliani, che adesso possono guardare con maggiore fiducia alle ultime due sfide di stagione regolare con Cosenza e Vibonese.

La soddisfazione della panchina messinese (foto SalentoSport)

Il tabellino. Lecce – Messina 0-1 
Marcatore: al 21’ st Anastasi.
Lecce (4-3-3): Perucchini; Lepore (C), Drudi (28′ Vitofrancesco), Ciancio, Agostinone; Tsonev, Arrigoni, Costa Ferreira (31′ st Maimone); Torromino, Marconi, Pacilli (16’ st Caturano). In panchina: Bleve, Chironi, Mancosu, Monaco, Muci, Doumbia, Mengoli. Allenatore: Di Corcia (Padalino squalificato).
Messina (4-3-3): Berardi; Grifoni, Rea, Maccarrone, De Vito; Da Silva, Musacci (C), Sanseverino (26′ Bruno); Ciccone (14’ st Foresta), Anastasi, Milinkovic (37′ st Capua). In panchina: Russo, Benfatta, Bencivenga, Mancini, Ferri, Marseglia, Ventola, Ansalone, Madonia. Allenatore: Lucarelli.
Arbitro: Giampaolo Mantelli di Brescia. Assistenti: Daniele Marchi di Bologna e Alessio Saccenti di Modena.
Note – Ammoniti: al 20’ pt Maccarrone (M), 47’ pt Costa Ferreira (F), 25’ st Agostinone (F), 36′ st Anastasi (M), 46′ st Rea (M). Recupero: 2’ pt. Spettatori: oltre 10.000 (9.242 abbonati e 1.126 paganti) con discreta rappresentanza ospite. Osservato un minuto di silenzio in ricordo del ciclista Michele Scarponi, scomparso sabato in un drammatico incidente stradale.

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